Il 23 settembre a Rieti come in tutte le province d’Italia si è svolta una forte azione di protesta e mobilitazione organizzata dalle organizzazioni sindacali delle Forze dell’Ordine che si riconoscono nella Consulta sicurezza- SAP per la Polizia di Stato, S.A.P.P.e per la Polizia Penitenziaria, S.A.P.A.F. per il Corpo Forestale dello Stato e CONAPO per i Vigili del Fuoco.
L’azione di protesta ha visto la contestuale indizione di Assemblee sul posto di lavoro dove numerosi appartenenti alle Forze dell’Ordine hanno partecipato astenendosi dal servizio dalle ore 11.00 alle ore 14.00 e dove sono state spiegate le ragioni della mobilitazione. In particolare le donne e gli uomini in divisa chiedono il rispetto della legge da parte del governo, lo sblocco del contratto di lavoro fermo da un quinquennio, la corresponsione degli assegni di funzione e degli scatti per avanzamenti e promozioni, poiché la categoria, già da anni in sofferenza, rischia pericolosamente di oltrepassare la soglia di povertà.
Oltre questo si chiede una razionalizzazione dell’intero Comparto, con l’unificazione delle sette forze di polizia (cinque nazionali e due locali) e l’accorpamento del dipartimento dei Vigili del Fuoco e Polizia in un unico dipartimento di Pubblica Sicurezza, anche al fine di una maggiore efficienza operativa e una decisa azione di risparmio in termini di uomini e risorse.
Lo spirito di servizio e la vocazione della professione all’aiuto alla cittadinanza, per evitare deleteri risvolti della protesta, sono stati ribaditi, impedendo qualsiasi disservizio e promuovendo una donazione straordinaria di sangue a favore di Associazioni benemerite come l’Avis di Amatrice (nella foto: Cristiano Capanna, Segretario provinciale aggiunto SAP, Luigi Mancini, Presidente AVIS Amatrice e Alessandro di Vittori, Consigliere provinciale SAP).