IDV: LA GARA PER LA VENDITA DI IMMOBILI COMUNALI PRESENTA ANCORA ASPETTI POCO CHIARI

Giorgio Cavalli

Premesso che, il giorno 10 febbraio il Comune procederà al terzo espletamento di gara per la vendita di alcuni beni immobili, le due precedenti sono andate deserte.

La gara, si dice, viene effettuata a seguito di deliberazione della Giunta Comunale e Determinazione Dirigenziale.

In occasione delle precedenti gare si è interrogato il Sindaco per avere chiarimenti sulla procedura adottata e sulla correttezza degli atti, atteso che alcuni beni posti in vendita, a parere dei scriventi e non solo, presentavano ed ancora presentano aspetti poco chiari in ordine alla possibile cessione, così come proposta nel bando, e che quindi non assicurano agli eventuali acquirenti le dovute garanzie.

Con l’ultima riproposizione, oltre lasciare inalterati i precedenti quesiti, ci troviamo di fronte ad un nuovo errore, avendo la Giunta assunto delle determinazioni di competenza del Consiglio Comunale, così come denunciato in precedenza, ma con l’aggravante che il prezzo di cessione, già prima non approvato dal Consiglio, viene ridotto del 20%.
Il Regolamento per la cessione dei beni immobili, consente al terzo esperimento di gara, la possibilità di ridurre il valore posto a base della cessione ma solo su volontà e determinazione del Consiglio Comunale competente.

E’ del tutto evidente, che avendo prima rinunciato ad effettuare la gara con i cosiddetti “fatali”, che assicuravano all’Ente maggiori introiti, e poi proponendo un prezzo abbattuto del 20%, si va ad una svendita del patrimonio e non ad una mirata ottimizzazione.

Le considerazioni sulla specifica attività e le valutazioni sulle strategie dell’Ente, debbono necessariamente essere approfondite e discusse in Consiglio Comunale.
Pertanto dopo tutto ciò premesso i sottoscritti consiglieri comunali Interrogano la S.V. per sapere
1) se non ritiene opportuno sospendere la gara avviata con il bando in pubblicazione, per sottoporre l’argomento alla competente Commissione Consiliare.
2) di conoscere le motivazioni, in forza delle quali, per la vendita di beni immobili e relativo abbattimento del valore iniziale, non si sia assunto un atto del Consiglio Comunale.
In relazione all’articolo 63 del regolamento del consiglio comunale si chiede risposta scritta.