I suoni dei maestri del passato accompagnano la ricostruzione di Accumoli

Quarta edizione dell’Accademia Internazionale di Orchestra “Accademia Vicino di
Accumoli” nella città di Accumoli, devastata dai terremoti del 2016, situata
nell’Italia centrale. Quest’anno, oltre ai concerti tradizionali ad Accumoli e Norcia,
si svolgerà per la prima volta la “Festa dell’Accademia Vicino di Accumoli” con la
partecipazione della comunità locale.

L’Accademia accoglie talenti musicali da tutto il mondo, che si recano negli Appennini
per studiare e perfezionarsi sotto la guida del direttore austriaco Johannes Wildner.
Tuttavia, l’Accademia offre molto più della semplice formazione musicale: i partecipanti vengono coinvolti anche nella complessità del processo di ricostruzione del centro storico di Accumoli, di cui la musica rappresenta un elemento fondamentale. Attività musicali e celebrazioni: il programma

Durante la settimana, l’orchestra dell’Accademia parteciperà a diversi eventi pubblici:

  • il 23 agosto alle ore 21, accompagnerà la Veglia commemorativa a Libertino.
  • il 24 agosto la Messa e il concerto commemorativo ad Accumoli alle ore 18. Domenica 25 agosto alle ore 19, nell’ambito della “Festa dell’Accademia”,
    l’orchestra suonerà insieme alla banda cittadina sotto la direzione del Maestro Vittorio Altavilla, seguito da un evento di scambio culturale culinario
  • Il 26 agosto, l’orchestra si esibirà a Norcia in piazza alle ore 21:30 con brani di Mozart, Verdi e Tchaikovsky
  • La settimana si concluderà con la cerimonia di firma di un accordo di cooperazione tra il Comune di Accumoli e l’Università per la Formazione Continua di Krems, per il funzionamento della Scuola di Ricostruzione di Accumoli, che si terrà il 27 agosto alle ore 11 ad Accumoli, nella sala “Accupoli”.

La musica come elemento centrale della ricostruzione
La musica riveste un ruolo essenziale nella cultura di Accumoli, soprattutto dopo il
terremoto. Forme musicali tradizionali come il “Canto a braccio e ciaramelle” e il
contributo della “Corpo bandistico di Accumoli” hanno acquisito ulteriore rilevanza come patrimonio culturale immateriale che può essere tramandato anche in un contesto di distruzione fisica. L’Accademia Vicino di Accumoli punta a preservare e valorizzare queste tradizioni, integrandole nel proprio programma educativo e nelle collaborazioni con la banda cittadina. La musica è infatti parte integrante della “Mappa di comunità”, il piano strategico di ricostruzione di Accumoli.

Trasmissione di conoscenza e responsabilità
I partecipanti all’Accademia vengono introdotti alla complessità della ricostruzione
attraverso conferenze, visite alla “Zona Rossa” e presentazioni di progetti di ricerca.
Questo approccio permette loro di comprendere il ruolo dell’Accademia Vicino di
Accumoli nel contesto della rinascita della città e la responsabilità artistica nel contribuire a questo processo.

Accademia Vicino di Accumoli: un progetto multidisciplinare
L’Accademia Vicino di Accumoli è un’iniziativa del Research Lab per il Patrimonio
Culturale Sostenibile dell’Università per la Formazione Continua di Krems, in
collaborazione con Art in Dialogue, il Comune di Accumoli, il Comune di Norcia e altre
realtà locali. Questo progetto si inserisce nelle attività della Scuola di Ricostruzione di
Accumoli, il cui obiettivo è la rivitalizzazione culturale, sociale ed economica della città, contribuendo a un processo di ricostruzione olistico.

Un’ampia cooperazione scientifica e formativa
La Scuola di Ricostruzione di Accumoli è supportata da un consorzio di partner
internazionali, tra cui università e istituti di ricerca provenienti da diversi paesi. Negli
anni, sono stati sviluppati numerosi progetti che spaziano dalla ricostruzione
partecipativa alla creazione di accademie musicali internazionali, fino all’uso di robot
multisensoriali per interventi post-catastrofe. Progetti futuri includeranno la progettazione di centri urbani a zero emissioni e la ricostruzione virtuale. In sintesi, l’Accademia Vicino di Accumoli rappresenta un modello di integrazione tra
arte, cultura e scienza al servizio della rinascita di un territorio devastato, con una
visione che mira a preservare il patrimonio immateriale e favorire lo sviluppo sostenibile della comunità.