Si è tenuto oggi, presso la Prefettura di Rieti, il tentativo di conciliazione richiesto dai Sindacati territoriali in merito alle questioni annose che affliggono il bacino reatino: dalla vetustà dei mezzi alle carenze di personale fino alle scelte organizzative di Cotral sulle modalità del servizio, sulle percorrenze ma anche sulle mancate risposte alla direttrice Rieti-Roma.
La Soc. Cotral, ha per l’ennesima volta chiuso ogni possibilità di dialogo, anche di fronte al tavolo istituzionale convocato in sede prefettizia.
La Filt CGIL la Fit CISL e la UIL Trasporti nel sottolineare il comportamento di chiusura della Soc. Cotral vogliono investire le Istituzioni locali, le Associazioni degli utenti e quanti abbiano a cuore le sorti del territorio Sabino, nella vicenda legata al futuro stesso del trasporto pubblico locale del bacino Reatino.
Il tragico evento sismico non ha fatto altro che approfondire il disagio e le difficoltà del nostro territorio, il diritto alla mobilità è un diritto fondamentale, oggi diventa urgente sanare quella distanza cha vede la sola provincia di Rieti a non essere dotata, nel Lazio, di un collegamento ferroviario con la città di Roma.
Lo abbiamo chiesto più volte: una Salaria più sicura (il progetto era contenuto anche nella legge obiettivo), Autobus nuovi e confortevoli (sono innumerevoli le rotture durante le corse), relazioni più veloci e più frequenti con percorrenze certe (percorso via autostrada).
Per arrivare ad Amatrice oggi impieghiamo quasi tre ore, il tempo che impiega Frecciarossa per andare a Milano. Pensiamo sia giunto il momento per la Politica Regionale, per Cotral di dare delle risposte a questo territorio.