I SINDACATI: LA GIUNTA PETRANGELI IN DIFFICOLTA' NELLE POLITICHE ATTUATIVE, SPECIE NELL'URBANISTICA

Comune di Rieti

La recente proposta avanzata dal vice sindaco di Rieti, Emanuela Pariboni, in riferimento al suo collega di giunta, Cecilia (Assessore all’Urbanistica), la dice lunga sulla difficoltà che le politiche attuative, specie proprio in materia di urbanistica, della Giunta Petrangeli stanno trovando.

CGIL CISL e UIL intervengono  nel dibattito ma senza intromissioni nella querelle: «Come già accaduto sul fronte dei servizi sociali, dei lavoratori precari, e di altro, la Giunta municipale di Rieti – dichiarano Paolucci, Pietrantoni e Pescetelli – sembra voler continuare a vestire solo di panni propri nel momento in cui si iniziano ad abbozzare alcune idee portanti sul futuro urbanistico cittadino, anche con riferimento alle aree ex industriali.

Quando il vice sindaco Pariboni afferma che le questioni dirimenti per il futuro prossimo e di lungo periodo della città richiedono l’individuazione di processi di partecipazione inclusivi di tutti i cittadini, gli attori economici e sociali del nostro territorio, le cui aspettative non possono essere disattese da un governo che ha fatto della partecipazione, della trasparenza e delle legalità le linee guida della propria azione politica, sposa pienamente le idee e le esigenze di CGIL CISL e UIL.

Da sempre come sindacato abbiamo cercato di porre sul tappeto del confronto proposte partecipative per addivenire a scelte non di parte, di cui la città è sazia, ma che guardassero alla sostenibilità del vivere di ogni giorno, all’interno di un progetto organico che non può né deve continuare a stravolgere un territorio venuto su, almeno urbanisticamente, in maniera episodica. Sulle aree industriali, premessa l’esigenza di una bonifica profonda e accertata ormai ineludibile, siamo aperti a ogni soluzione ma che non distrugga un patrimonio di edilizia industriale sic et simpliciter per poi consegnare le stesse agli interessi dei soliti “palazzinari” comunque si presentino: ripartiamo dal lavoro fatto che ha visto il coinvolgimento di tutte le forze sociali (sindacato, associazioni datoriali, camera di commercio e giovani) e teniamo ferma l’impostazione a preponderante interesse pubblico.
Insomma, inutile dire “ognuno faccia la propria parte”se poi gli “attori sociali” recitano il ruolo di forzate comparse, chiamate a prendere atto di quanto deciso da pochi intimi (Giunta compresa).

E su questo versante – concludono i segretari di CGIL CISL e UIL – come forze sindacali unitarie, non faremo sconti a nessuno né tantomeno saremo disposti a chiudere un occhio: la nostra sarà una valutazione serena, fatta con l’occhio della gente che rappresentiamo (e non solo gli iscritti) ed esigiamo che sulle scelte individuate si possa portare una proposta seria, coerente e consapevole del futuro della nostra città. Ribadendo, anzitutto al primo cittadino, che la partecipazione non è un semplice slogan, casomai un imperativo categorico dell’agire nel nome della collettività.