I ragazzi del Liceo Classico a Radiomondo per chiarire le loro motivazioni

Giunti in redazione determinati e vistosamente stanchi Emanuele Caprioli, Demetrio Di Genova e Pietro Scasciafratte, i tre portavoce degli studenti del Liceo “Marco Terenzio Varrone” di Rieti, sono intervenuti alle 12:10 ai microfoni di Radiomondo per far conoscere a tutta la cittadinanza le motivazioni che ruotano attorno alla loro occupazione del Liceo Classico.
L’intervista è iniziata con le parole di Pietro, uno dei rinunciatari alla gita scolastica in programma da oggi, il quale ha preferito portare avanti le proprie idee insieme agli altri compagni.
“Questa è una questione personale, non mi sento migliore di nessun altro – ha dichiarato Pietro – quando ti esponi non puoi tirarti indietro e io non l’ho fatto, sono stato coerente con le mie idee da quando è partita l’occupazione.”
Non tutti gli studenti sono potuti rimanere a portare avanti l’occupazione, in molti avevano già da tempo aderito alla gita scolastica e avevano versato le somme dovute. Ora non sarebbero più partiti, ma purtroppo le somme per la gita già versate non potevano essere buttate via. Da martedi si dicono pronti a continuare la pacifica “battaglia”.
Una delle altre motivazioni che hanno portato all’occupazione è quella della inagibilità della palestra per più di 100 persone.
I tre portavoce hanno sottolineato di come siano costretti a dividere all’interno dell’istituto le loro attività.
“La scuola ha dato la colpa alla Provincia e la Provincia ha dato la colpa alla scuola – dichiarano gli studenti – facendo un ping pong che non ha portato a nulla! Abbiamo organizzato un incontro tra le due parti, ma ieri l’incontro purtroppo è saltato per l’assenza del nostro Dirigente scolastico Lidia Nobili. Quello che ci domandiamo è: perchè l’Istituto Magistrale può utilizzare la stessa palestra con 400 persone tutte insieme e noi ci dobbiamo entrare in massimo 99 soggetti?”
Poi ad intervenire è stato Pietro: “dopo che la nostra Dirigente scolastica Nobili è fuggita dalla scuola abbiamo richiesto le sue dimissioni, quando una preside non è in grado di creare un dialogo con i propri studenti le dimissioni sono l’unica via da percorrere.”
I ragazzi ad occupazione avviata hanno tovato nel contempo anche un dialogo con i vari professori e in trasmissione hanno sottolineando di aver voluto fare un passo in avanti verso la preside e di come la preside non l’abbia fatto nei confronti degli studenti.
Emanuele: “la nostra è una occupazione costruttiva, senza compiere atti vandalici, con ordine ed educazione, ricevendo i complimenti anche da parte della Digos per il nostro comportamento pacifico. Il nostro gesto non c’entra nulla con il clima generale che sta vivendo il nostro Paese. Tutto parte dalla nostra scuola, ora può essere facile strumentalizzare, questo periodo amplifica il malcontento, ma noi ci teniamo a precisare che questa protesta è nostra e basta, è nata da una nostra necessità.”
Idee chiare quelle dei ragazzi intervenuti a Radiomondo, lucidità dimostrata anche dalle parole di Demetrio: “il nostro è un gesto forte che ha portato i suoi risultati, occupando abbiamo avuto delle risposte. La nostra occupazione non nasce dalle altre occupazioni anche perchè a Rieti siamo stati i primi, tutto è nato dal Classico. Abbiamo voluto lanciare un messaggio, se poi gli altri ci dovessero seguire vuol dire che abbiamo detto qualcosa di importante.”
Poi l’intervista è virata sulla sospensione dell’occupazione, stop previsto per le giornate di domenica e lunedi.
A parlare Pietro: “appena svegliati la notizia è stata quella che tutto il piano del Ginnasio e la sezione della segreteria erano chiusi. Fino alle ore 10:30 abbiamo mantenuto viva l’occupazione, anche grazie ai ragazzi dell’Artistico e del Geometri. Poi ci è stato comunicato che questo nostro gesto cozzava con le elezioni riguardanti il rinnovo componente genitori e studenti che si svolgeranno domenica e lunedi.
Alle ore 11:00 siamo usciti tutti dalla scuola, ma solo momentaneamente, la nostra occupazione riprenderà appena si saranno svolte le votazioni.”
Un’altra cosa che secondo gli studenti non è giusta è stata quella di mettere le votazioni in concomitanza con le gite, privando le votazioni di 90 elementi votanti. Un gesto, secondo i ragazzi, che danneggia il loro diritto di voto attivo e passivo. Però purtroppo le votazioni ci saranno anche senza tutti i ragazzi ora in gita.
I tre portavoce hanno fatto sapere che da martedi ci saranno altre occupazioni, come il Polo Didattico, per motivi diversi da quelli che hanno interessato il Liceo Classico, ma gli studenti hanno fatto sapere che daranno il loro supporto morale a tutti i manifestanti in quanto hanno grandi disagi strutturali, documentati anche con foto.
A conclusione dell’intervista Emanuele, Demetrio e Pietro hanno voluto ribadire un ulteriore concetto: “la preside Nobili ci ha accusato di stare a mettere in cattiva luce la scuola con le nostre dichiarazioni e con le nostre manifestazioni, ma non è così secondo noi, vogliamo solamente risolvere i problemi. Secondo noi stiamo facendo fare bella figura alla scuola che dovrebbe vantarsi di avere studenti come noi!”
Vogliamo una presenza costante del nostro preside, anche nel confronto con noi studenti e non solo fisicamente!
Non finisce qui, i problemi interni al “Varrone” non sono stati risolti e da martedi la protesta continuerà. dichiarano i portavoce.