Con grande stupore e preoccupazione siamo venuti a conoscenza che la Giunta Comunale di Rieti ha annullato ieri le procedure concorsuali finalizzate alla progressione verticale del personale avente diritto.
Contestualmente sono state bloccate le stabilizzazioni dei precari in forza all’ente.
La motivazione risiederebbe nella sopravvenuta illegittimità delle procedure a suo tempo stabilite.
In attesa di approfondire gli aspetti più strettamente giuridici della vicenda, la Cisl Fp denuncia con forza la straordinaria gravità di quanto accaduto, che dà immediato seguito a tre ordini di conseguenze: penalizza inopinatamente le legittime aspettative dei lavoratori; frustra le sacrosante esigenze di certezza del posto di lavoro dei precari; priva lo stesso Comune di professionalità di più elevato livello per meglio rispondere alle esigenze costituzionalmente imposte di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione.
Ma l’azzeramento dei concorsi interni e delle stabilizzazioni deciso ieri non vale solo a causare un pregiudizio difficilmente riparabile al personale potenzialmente interessato, delle cui proteste e rivendicazioni ci facciamo naturalmente interpreti e portavoce.
La decisione della Giunta arriva infatti a distanza di quasi un anno dalla deliberazione con la quale nel dicembre 2009 furono bandite le procedure selettive e dopo che la Giunta stessa ha provveduto a nominare le commissioni giudicatrici, fissando addirittura le date degli esami, alcuni dei quali si sarebbero dovuti tenere già oggi!
Addirittura, mentre scriviamo questa nota, sul sito internet del Comune di Rieti sono ancora pubblicati in bella evidenza gli avvisi relativi al diario delle prove che, invece, sono state annullate.
Nel frattempo, il personale ha impegnato tempo e risorse nello studio e nella preparazione, riponendo un’evidentemente immeritata fiducia negli atti ufficiali della Giunta.
La macroscopica approssimazione con cui è stata gestita questa delicata materia, che coinvolge interessi primari dei lavoratori e delle loro famiglie, non può essere in alcun modo giustificata o compresa, nemmeno alla luce di presunte improcedibilità di natura giuridica.
Gli organi politici del Comune di Rieti hanno infatti a disposizione le previste figure incaricate di certificare la legittimità degli atti adottati: l’annullamento alla vigilia delle prove di procedure avviate quasi un anno fa non è quindi in alcun modo accettabile e pone pesanti interrogativi in ordine alla conduzione degli affari del Comune capoluogo.
Il danno causato ai lavoratori è di enorme portata: le ultime, stringenti innovazioni legislative relative al pubblico impiego impediranno infatti a lungo percorsi di crescita per il personale dipendente.
Quella fatta sfumare in maniera così irresponsabile rappresentava l’ultima possibilità di assegnare ai più meritevoli il giusto riconoscimento di una progressione di carriera.
Con questo colpo di scena degno di miglior causa, l’Amministrazione ha invece tradito le aspettative di tanti lavoratori, comportandosi in maniera tanto sleale quanto dilettantesca.
Gli aspetti risarcitori da danno per mortificazione professionale e perdita di chance saranno proposti nelle sedi competenti, così come l’evidenziazione di profili di responsabilità a vario titolo condivisi dagli sciagurati autori di questa bruttissima pagina.
In questa sede preme ribadire con la massima forza che la Cisl Fp è al fianco dei lavoratori del Comune di Rieti per sollecitare l’Amministrazione a porre immediato rimedio al gravissimo vulnus (di fiducia, ancor prima che economico e professionale) prodotto ai propri dipendenti.
Il tempo a disposizione è pochissimo, ma le risorse di cui la Giunta sembra disporre quanto a giureconsulti potrebbero essere sufficienti a risolvere un’impasse autocreata e assolutamente inaccettabile.