Guerra in Ucraina, da Rieti si comunica con amici e parenti grazie ai social. “Si ha paura anche di mandare un messaggio”

Sta terminando la prima settimana di scontri in Ucraina. Le truppe russe assediano ormai le principali cittadine e le vittime civili, secondo alcune fonti si attestano intorno alle 2.000. Rieti, come sapete, si è mobilitata fin da subito e mercoledi sono partiti i primi tre furgoni con aiuti umanitari: dal cibo, al vestiario, passando per medicinali e crocchette per animali d’affezione.

La redazione di Rietinvetrina ha incontrato Maria, ormai da molti anni residente e commerciante a Rieti. Con una grande pena nel cuore ci racconta di come si abbia paura anche di mandare un semplice messaggio ad amici e parenti, quella paura di una non risposta che fa subito nascere pensieri non positivi:

“Dei miei cari amici si trovano a Leopoli (una delle città più assediate dalle truppe russe ndr) e vivono giorno per giorno grazie agli aiuti umanitari che stanno arrivando – ci racconta Maria – sono nascosti negli scantinati, escono solo per prendere i viveri e poi subito giù, di nuovo nell’ombra”.

Come comunichi con loro?
“Al momento ci scriviamo tramite Messenger, ma debbo dire che ho anche paura di inviare un messaggio, non sai mai se riusciranno a rispondere in breve tempo, e lì la testa si riempie di pensieri che è meglio non dire. Ai miei amici ho anche detto basta che mi mandiate il simbolo del pollice, per farmi capire che è tutto ok, per quel poco che si può” – conclude Maria.