Guardia di Finanza arresta a Rieti spacciatore albanese trovato con cocaina e 2.400 euro

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rieti, nel corso dei controlli finalizzati alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti svolti nel centro cittadino reatino, nello scorso fine settimana hanno individuato più cessioni di stupefacenti, traendo in arresto il responsabile.

Nel corso di una serata fortemente caratterizzata dalla movida, l’attenzione dei militari in forza alla Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria si è focalizzata su un giovane, attorno al quale è stato riscontrato un inconsueto e reiterato avvicinamento di persone a piedi, in bicicletta nonché a bordo di autoveicoli, che, dopo essersi intrattenuti per pochi istanti, immediatamente si allontanavano. Tale circostanza ha portato i finanzieri a controllare uno di quest’ultimi, trovandolo in possesso di una dose di cocaina pagata 50 euro. Bloccato dunque lo spacciatore, un ventitreenne di nazionalità albanese, lo stesso è stato immediatamente posto in stato di arresto.

Quest’ultimo, disoccupato e senza fissa dimora, è stato trovato in possesso di denaro contante, non giustificato, per un valore complessivo di € 2.400, ricondotto dalle Fiamme Gialle al ricavato della vendita (al prezzo unitario di € 50 al grammo), sottoposto pertanto a sequestro penale.

La sera successiva, gli ulteriori controlli operati dai finanzieri hanno permesso di individuare altri due soggetti risultati assuntori di cocaina, e di sequestrare altrettante dosi di sostanza stupefacente. Tutti i clienti sono stati segnalati alla Prefettura di Rieti in qualità di consumatori di sostanza stupefacente.

L’attività di servizio svolta è espressione del presidio del territorio svolto costantemente dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rieti a tutela della legalità ed al contrasto ai fenomeni criminosi connotati da maggiore pericolosità sociale.

Ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.