E’ andata nel migliore dei modi per gli arieti, la prima delle quattro partite che mancano alla fine del campionato e che decideranno quale delle tre squadre tra Rieti, Ragusa ed Avezzano si salverà dalla retrocessione.
Pubblico delle grandi occasioni quello che si è radunato allo Iacoboni per assistere all’incontro tra Rieti e Viterbo, preceduto da un minuto di silenzio per ricordare le vittime del sisma aquilano. Subito tangibile la grande motivazione dei ragazzi di coach Borsi che hanno iniziato ad attaccare dal primo minuto costringendo i cugini laziali nella loro metà campo per tutta la prima frazione.
Protagonista assoluto il pacchetto di mischia amarantoceleste, ben registrato in touche e organizzato in mischia chiusa e soprattutto nelle maul, da cui è nata la prima marcatura, schiacciata al 17’ dal pilone aquilano Marco Pezzopane, il cui sguardo si è subito rivolto al cielo.
La trasformazione di Leonardo Falcetti ha portato il risultato sul 7-0, incrementato dopo solo 7 minuti da una meta, realizzata in toto dalla famiglia Rosati, propiziata da un “buco”di potenza del centro Francesco e realizzata in tuffo alla bandierina dalla seconda Domenico, ma non trasformata.
Al 27’ cartellino rosso per il pilone destro Orlando Menicocci ha costretto la squadra neroverde in 14 e dopo soli 3 minuti è arrivata la terza segnatura, ancora da parte di Marco Pezzopane, grazie alla solita maul ottimamente organizzata, che dopo 10 minuti ha portato oltre la linea bianca anche il pilone sabino Daniele Zonetti, per il risultato di 22-0 della prima frazione, con bonus già acquisito.
Nel secondo tempo il Viterbo prova a reagire, realizzando una meta al 47’ con il capitano Carlo Borgatti per il 22-5. Al 55’ l’allenatore Borsi concede riposo a Domenico Rosati, autore di una importante prestazione tecnica e fisica, inserendo il veterano Alessandro Gunnella nel pacchetto di mischia, che dopo solo due minuti va ad espugnare nuovamente la meta avversaria con un carretto, permettendo a Daniele Zonetti di schiacciare la sua seconda marcatura personale.
Al 70’ minuto, dopo soli 15 minuti di gioco, Alessandro Gunnella commette un fallo, sanzionato con un cartellino giallo dall’arbitro Cesare Onori, sempre molto lucido e nel pieno controllo della gara, mentre coach Borsi fa scendere in campo Luca Vannozzi, Matteo Petroselli e Massimo Zuccari dando un po’ di respiro alla squadra.
L’ultima fiammata del Viterbo arriva al 35’ dall’ex nazionale Simon Picone, che va a realizzare una meta, trasformata in drop dall’apertura Stefano Bocchino, per il risultato definitivo di 27-12.
Soddisfatto il presidente Enrico Blasi: “Con questa vittoria ci portiamo a 22 punti, sopra il Ragusa che è a 20 e l’Avezzano a 18. Le tre contendenti alla salvezza sono racchiuse in un a forbice di soli 4 punti, per cui ognuna delle ultime tre partite sarà giocata come fosse una finale”.