GLI ALUNNI DELLO SCIENTIFICO PRESENTI AL "PREMIO GALILEO"

Liceo Scientifico

Le alunne Azzurra Borgia e Marika Egidi della classe IV E, e gli alunni Francesco Giovannelli e Riccardo Paris della classe IV C del Liceo Scientifico Carlo Jucci di Rieti, hanno presenziato alla cerimonia finale del Festival per la divulgazione scientifica “Premio Galileo” promosso dal Comune di Padova.

Circa 2500 gli studenti coinvolti, 700 quelli invitati a Padova, per assistere alla premiazione come membri della giuria popolare che ha scelto il vincitore, tra i 5 finalisti selezionati precedentemente tra una sessantina di titoli dalla giuria scientifica presieduta dal Prof. Piergiorgio Odifreddi. La sesta edizione del premio letterario Galileo è stata vinta dal Alex Bellos con 50 voti su 109, questo il numero degli istituti superori che hanno partecipato alla kermesse della conoscenza scientifica. Gli alunni hanno accolto con entusiasmo la scelta del libro “Il meraviglioso mondo dei numeri” in quanto da loro stessi votato per l’efficacia divulgativa, per la scrittura fluente e accattivante e per la capacità di inserire la matematica in un contesto pratico.

Gli altri libri in gara si sono così classificati: secondo, con 27 voti si piazza Carlo Alberto Redi con “Il biologo furioso”; terzo Gian Francesco Giudice con “Odissea nello zeptospazio”; quarto il filosofo della scienza Telmo Pievani con “La vita inaspettata” e dulcis in fundo, ma non per demeriti, Niccolò Guicciardini con “Newton”. Gli studenti partecipanti della nostra scuola, hanno molto apprezzato il terzo classificato “Odissea nello zeptospazio”, in quanto da loro stessi valutato un libro capace di trasmettere con un tono ironico l’entusiasmo del ricercatore nell’esplorazione dell’ignoto.

Un libro che vuole comunicare ai lettori che: “l’arricchimento offerto alla società dalle scienze va ben oltre le sue applicazioni tecnologiche “-come spiega l’autore del libro- perché la scienza è profondamente legata al processo di incivilimento, alla cultura e alla dignità dell’uomo. Questo messaggio, colto dagli studenti, è stato evidenziato e ribadito durante il Festival da tutti gli autori e in particolare da Piergiorgio Odifreddi che ha rivolto l’invito al mondo della scuola, di insegnare ai giovani a filtrare il sapere attraverso le scienze e la matematica. Un approccio didattico quindi che parta dalla conoscenza scientifica per analizzare e comprendere poi il pensiero di filosofi, letterati, poeti e artisti di tutti i tempi. Un innovazione questa, ha puntualizzato Odifreddi, tesa non a sminuire l’ambito umanistico, ma finalizzata a costruire un sistema integrato e ampliato del sapere stesso.

Il Festival della divulgazione scientifica ha rappresentato un esempio concreto di sinergia tra il mondo universitario, la scuola, le istituzioni politiche e il mondo della ricerca, nonché un invito ai politici ad investire sulla formazione e sull’istruzione per adeguare il nostro sistema scolastico, per inciso definito in termini positivi e apprezzato anche negli Stati Uniti, ad una società sempre più complessa e globalizzata.