A quasi 24 ore di distanza dal match vinto dalla nostra squadra sul campo della Givova Scafati, la NPC Rieti Pallacanestro intende esprimere la propria opinione sulla direzione arbitrale del match al PalaMangano. Premesso che tutto ciò viene scritto senza alcun intento polemico nei confronti di nessuno, vogliamo partire facendo i più sinceri complimenti alle due squadre ed agli amici di Scafati, cui auguriamo un sincero in bocca al lupo per il prosieguo della stagione. Complimenti enormi anche ai nostri ragazzi, andati a vincere con personalità e presenza mentale su un campo mai facile per nessuno.
Detto questo, non possiamo non sottolineare alcune palesi sviste arbitrali che hanno pesantemente condizionato l’andamento della gara nonché, a nostro giudizio, anche il risultato finale.
Non vogliamo soffermarci troppo sui soli 2 falli fischiati a Scafati nel primo quarto, neanche sul computo dei falli finali che vede Rieti averne commessi 27 contro i 19 dei campani a partita terminata dei quali 3 negli ultimi secondi per fallo sistematico.
Non vogliamo discutere sul fatto che a 12” dalla fine Scafati aveva appena 2 falli commessi. Non vogliamo neanche commentare i primi tre falli fischiati a DeShawn Sims o quelli fischiati a Matteo Chillo di cui l’ultimo, usando un eufemismo, apparso davvero visionario.
Passi anche il canestro di Crow che, a 0.03 non va di tocco ma controlla il pallone e segna da 2 un canestro difficilissimo battendo avversario e, incredibilmente, anche il cronometro. Non ci soffermiamo su tutti questi dati oggettivi ed inconfutabili.
Quello che lascia letteralmente di stucco e deve far riflettere profondamente chi di dovere è quanto accaduto su rimessa laterale a 12” dalla fine del match. A gioco fermo viene infatti fischiato un fallo che a termini di regolamento DEVE essere sanzionato come antisportivo (Art. 37 Regolamento Tecnico FIBA). Tale fallo viene fischiato e prontamente segnalato al tavolo dall’arbitro Pecorella che però immediatamente dopo corregge la propria decisione affermando addirittura l’inesistenza del fallo. Si è passati dunque da un potenziale antisportivo ad un normale contatto di gioco.
Una decisione che, anche ad un giorno di distanza, resta incomprensibile e che rischiava di compromettere seriamente una partita che Rieti ha meritato nettamente di vincere sul campo conducendo la gara per più di 39’.
Dopo il match interno perso con Trapani al PalaSojourner (4 giocatori reatini fuori per 5 falli e intero reparto lunghi in panchina negli ultimi minuti di gioco) la NPC ha optato per il silenzio, ma dopo quello visto a Scafati, la NPC Rieti Pallacanestro non può far altro che condividere il pensiero del patron Nello Longobardi il quale ha chiesto maggiore attenzione ed arbitri pronti nelle partite che contano non solo per i match riguardanti la parte alta della classifica ma a maggior ragione anche per la parte bassa della stessa, soprattutto in ragione degli investimenti che i proprietari attuano. Chi non fa non sbaglia, ma proprio per questo dagli errori si deve imparare e migliorare anche accettando critiche ed attraversando momenti difficili e questo vale per dirigenti, allenatori e proprietari. Lo stesso concetto deve valere anche per gli arbitri che sono e restano una componente fondamentale della pallacanestro italiana.