“L’ARFH non intende abbandonare i ragazzi, tanto meno strumentalizzarli, ma reclama solo un contributo per poter garantire un rimborso al personale che attualmente opera con loro e per garantire la gestione delle attività che vengono svolte all’interno del Centro.
Attualmente i genitori hanno deciso di aumentarsi la quota di partecipazione per contribuire alle spese: acquisto di materiali, i pasti, il trasporto dei ragazzi da casa al Centro e viceversa, assicurazione, gasolio, riparazione e manutenzione pulmini e altre spese necessarie. Si ribadisce la richiesta di un contributo per i rimborsi degli operatori.
La richiesta dell’ARFH non è un capriccio o un attacco all’Amministrazione, ma una richiesta volta a garantire la sopravvivenza del Centro e soprattutto è un modo per sapere quando intende dare atto alle Delibere n.26 e n.60.
Si precisa che l’ARFH è composta dai ragazzi e dalle famiglie e non da Giovannelli Elenio, che è un membro dei familiari, avendo in famiglia una ragazza disabile e scelto in rappresentanza dai genitori”.
Il Presidente, Elenio Giovannelli