Gestione pubblica dell’acqua, Codici: il fallimento della politica

Acqua

Nel lontano settembre 2009 Simone Petrangeli dichiarava “dobbiamo perseguire la scelta fatta dai Sindaci e dai cittadini che hanno scelto la gestione pubblica (ATO3) e farlo in fretta affidando alla Società pubblica costituenda il servizio entro la fine dell’anno”. E ancora nel dicembre 2009 l’attuale sindaco scriveva “Si chiede quindi di convocare una riunione della Commissione (comunale) in modo da approvare la modifica dello statuto. E quindi prevedere la costituzione di un ente per la gestione del servizio idrico integrato, ovvero una società completamente pubblica”. La precedente amministrazione comunale ha predisposto tutti gli atti finalizzati alla gestione pubblica ATO 3.

Giovedì 18 settembre 2014 nel corso del Consiglio Comunale il Sindaco Simone Petrangeli di concerto con il Presidente del Consiglio ritirano il punto all’o.d.g. “Ratifica dello Statuto della Società Pubblica ATO 3”. Strano ma vero! Martedì 23 settembre il Comune di Rieti ha disertato la Consulta dei Sindaci.

Cosa è successo di così importante che ha convinto il primo cittadino a cambiare idea sulla gestione pubblica dell’acqua nel nostro territorio, quali i motivi di questa inversione di marcia?

Si sappia che il Decreto Milleproroghe, tanto invocato dal sindaco in materia di rifiuti, obbliga il Comune di Rieti a precise adempienze, pena il commissariamento ad acta della Prefettura. Così come il recentissimo Decreto denominato “Sblocca Italia” rimarca l’obbligo di ogni Comune a stare dentro il proprio Ambito Territoriale. Si aggiunge che la legge 5/2014 della Regione Lazio conferma la sussistenza e la validità degli attuali ATO, compreso il nostro, e questo articolo non è stato oggetto del ricorso inoltrato dal Consiglio dei Ministri. Per inciso, e non in ultimo, se si leggono i verbali delle Conferenza dei Sindaci si evidenzia che i lavoratori di Sogea verranno assorbiti dalla costituenda Società pubblica. Si ricorda, inoltre, la disponibilità della Regione a contribuire alla capitalizzazione iniziale della società, così come è stato per l’ATO di Viterbo; volontà dichiarata a microfoni aperti dall’Ass. Fabio Refrigeri.

Ma allora Sindaco Petrangeli come mai “oggi” si tergiversa e si tentenna a che il Comune ratifichi lo Statuto societario, atto finale prima di siglare davanti al notaio la nascita della Società Pubblica ATO 3 tanto rincorsa, almeno a parole, in questi anni?

Ricordo quanto scriveva SEL, il partito del Sindaco Petrangeli, nel giugno 2011 “Il Comune di Rieti deve garantire e difendere i diritti dei cittadini e non deve favorire gli interessi del socio privato di Sogea (che è Acea Spa, proprio la società che sfrutta le sorgenti del Peschiera e Le Capore senza alcun indennizzo per il territorio provinciale)”. Un pò si rimane senza parole; ma, anche se in solitudine, siamo certi che il nostro impegno di raggiungere la gestione pubblica dell’acqua sia un traguardo condiviso oggi come ieri dalla maggioranza dei reatini.

Il Responsabile Codici Rieti – Dr Antonio Boncompagni.