GERBINO AL SINDACO: I PATTI PARASOCIALI TRA COMUNE E AZIMUT SONO SCADUTI COME DA CODICE CIVILE

Luigi Gerbino, consigliere comunale di Rieti

"Il sindaco Simone Petrangeli, mi attribuisce la responsabilità di aver fatto sopravvivere i patti parasociali che regolavano la vita di ASM, mi preme precisare che i patti parasociali fra comune di Rieti e la società AZIMUT, sono scaduti al termine dei cinque anni, come prevede il codice civile,  e non sono più in vigore.

Gli stessi possono essere rinnovati fra le parti secondo volontà dei soci che, rammento essere il comune di Rieti e la società Azimut, rappresentati rispettivamente dai propri legali rappresentanti  il Sindaco Emili prima e Petrangeli oggi per il Comune di Rieti , Otello Rinaldi per Azimut.

Sorprende vedere che il Sindaco Avvocato Simone Petrangeli, già consigliere di minoranza della passata consiliatura, non sia a conoscenza della insussistenza di patti in vigore né conosca i dettati del codice civile. Ancor più sconcerta che voglia attribuire ad altri responsabilità che sono e restano solo ed esclusivamente della passata amministrazione che, in seno al consiglio di cui lui era componente, avrebbe dovuto ridiscutere eventuali patti parasociali.

In merito alla “cristallizzazione dei ruoli”, si precisa che la stessa fu operata a seguito di formale comunicazione del socio Comune di Rieti  inviata al CDA di ASM,  a firma dell’assessore delegato, che richiamava al mantenimento degli assetti precedenti. Si invita pertanto il Sindaco ad analizzare in modo più dettagliato gli atti in suo possesso.

Infine in merito alla applicazione del DL 95 del 6/7/2012 di revisione della spesa (spending review), consiglio al Sindaco Avvocato Simone Pertrangeli  “di metterci del suo” e leggerlo più attentamente in quanto non applicabile all’ ASM  nei dettati dell’art. 4 e, laddove lo fosse, lo sarebbe esclusivamente al suo rinnovo che,  per legge, “può avvenire solo ed escusivamente a scadenza di mandato, che sia per decorrenza dei termini  previsti dalla delibera di nomina ovvero per dimissioni o altra decadenza derivante da giusta causa.”