FRANCO PROIETTI: IL REBUS ZTL

Franco Proietti

Assistendo alle polemiche che da mesi si agitano attorno al rebus ZTL nella città di Rieti si ha la sensazione che nessuno sa spiegare le motivazioni per le quali si è reso necessario adottare tale provvedimento, compresi coloro che lo hanno deciso. Può darsi che non è così ma sarebbe utile che chi lo ha proposto lo spiegasse bene ai cittadini e con argomenti seri se ne ha.

Un tale provvedimento o serve ed è utile alla città, a tutta la città: residenti, commercianti, artigiani, professionisti, reatini residenti all’esterno dell’area interessata, forestieri che hanno interesse a frequentare quelle aree ecc. o bisogna evitarlo.

Rieti, come sappiamo, è una città non troppo vivace ed è quanto mai significativo che in questa circostanza la protesta spontanea civile ed energica dei cittadini si è fatta sentire.

I residenti contestano la richiesta del pagamento di una somma annua, seppur minima, per poter parcheggiare in zona ZTL senza peraltro avere la certezza di trovare un posto disponibile e chiedono la chiusura totale del traffico. 

I  Commercianti, gli artigiani e altri le cui attività sono situate nelle aree ZTL, immaginano che una chiusura del traffico in ore che considerano decisive potrebbero compromettere la tenuta delle loro attività.

I non residenti in zone ZTL contestano un provvedimento la cui attuazione risultasse calibrata sugli interessi dei residenti o delle attività economiche ignorando il diritto di tutti anche i non residenti ai servizi pubblici e privati che in quelle aree risiedono.

È del tutto evidente che ogn’uno valuta quel provvedimento misurandolo con le proprie particolari convenienze ed è naturale e giusto che sia così ma, l’amministrazione pubblica che lo ha proposto può giustificarlo solo se, mettendo insieme le diverse particolari convenienze, riesce a farle convergere attorno ad un interesse generale dal quale tutti possono ricavarne giovamento.

La ZTL è giusto applicarla se può fungere da traino per lo sviluppo e la rivitalizzazione delle aree interessate e se può essere utile per promuovere più complessivamente l’intera città.

Se questa è la missione della ZTL la sua attuazione deve essere preceduta: da una riflessione sullo stato della città e sulle sue prospettive di sviluppo; dalla individuazione delle aree e strade che presentano una naturale adeguata vocazione; da precise direttive alle quali i privati, opportunamente incentivati, sono tenuti a sottostare nel ristrutturare arredare e colorare le facciate dei loro immobili; dalla mappatura di adeguate aree di parcheggio collegate con mezzi e percorsi veloci per accedere alle zone interdette alle auto; da una consultazione di tutti i cittadini e delle associazioni che li rappresentano.  

Senza queste condizioni preliminari la riduzione del traffico in alcuni strade e zone anziché essere elemento di sviluppo e rivitalizzazione potrebbe diventare fattore ulteriore di depressione e decadimento. Decadimento per tutti e non soltanto per chi in quelle vie svolge attività economiche.

 Se è vero che le cose stanno così forse è necessario raccogliere molte delle proteste dei cittadini e ridimensionare un progetto assolutamente poco motivato.