Melilli ci fa sapere in questi giorni di aver sponsorizzato presso il governo la limitazione del finanziamento statale agli impianti fotovoltaici con meno di un 1MWpicco e ci dice che ciò impedirà la realizzazione degli impianti nella Piana Reatina.
Il Presidente della Provincia sembra ignorare che, a parte l’impianto di Sant’Elia e quello di Ponte Carpegna (entrambi bloccati dalla Procura) tutti gli altri impianti sulla Piana per cui è stata chiesta autorizzazione alla Provincia stessa, sono volutamente appena inferiori ad 1 MW picco, il che corrisponde comunque per ognuno di essi ad una estensione di due campi di calcio. Non ci sembra quindi questa la via, per la protezione della Piana.
Ricordiamo infatti come a dicembre fosse stata concordato, nella sinistra reatina ad opera di Peppe Martellucci, di presentare un emendamento alla finanziaria regionale che includesse la Piana nelle "zone non disponibili". Fu anche concordato di presentarlo insieme ai consiglieri della destra, e per questo fu approvato dal consiglio comunale un apposito ordine del giorno. L’emendamento era senz’altro una azione forte, in quanto se approvato avrebbe avuto immediato effetto di legge.
Noi radicali, pur aderendo alla iniziativa, giudicammo tuttavia la via dell’emendamento insicura, ed i fatti ci hanno dato ragione: l’assalto alla diligenza, che ogni buona finanziaria diventa, pare abbia vanificato il buon proposito e l’emendamento si è perso nelle notti di approvazioni della finanziaria: in città ed in regione non se ne sa più nulla.
Al contempo, non reputammo significativa la presentazione di una interrogazione (come fu invece fatto dal consigliere Perilli, forse ignaro della iniziativa di Martellucci) in quanto una interrogazione, oltre a tempi lunghi, richiede alla fine solo una risposta – qualunque – dalla Presidente.
Vista la situazione, i consiglieri regionali radicali (Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita) hanno presentato una mozione che ripresenta lo schema del mancato emendamento. La mozione andrà votata dal consiglio, coinvolgendo così nella iniziativa e costringendo ad esprimersi tutti i consiglieri.
Se approvata vincolerebbe la Polverini "ad adottare, nel più breve tempo possibile, specifici atti di programmazione regionale di cui all’art 1.2 del DM 10 Settembre 2010, individuando come area non idonea la Piana Reatina, secondo la perimetrazione che verrà delegata alla Provincia di Rieti".