“Sul fotovoltaico nella piana siamo grati all’Assessore Rositani e al Sindaco per l’elenco delle iniziative assunte dalla Regione Lazio e dal governo Meloni ai fini della transizione energetica. Sul pianeta locale però resta da capire quale sia in concreto la posizione assunta dalla giunta Sinibaldi sul progetto che inonda 12 ettari di piana reatina con gli impianti fotovoltaici a dispetto dei vincoli di un’area soggetta a rischio esondazione e in spregio a un luogo inserito tra i paesaggi storici e rurali del Lazio. Un’iniziativa privata, certamente, difficile da concepire però senza raccogliere a monte la disponibilità dell’Amministrazione, in difetto della quale nessun’impresa è solita accollarsi ingenti e inutili spese tecniche di progettazione.
Motivo in più per il quale la giunta Sinibaldi è tenuta a fare chiarezza e ad assumere una posizione netta contro il progetto che deturpa 120.000 metri quadrati di piana reatina con una trapunta di specchi in silicio alti quattro metri. Uno sfregio che la giunta è tenuta a scongiurare con un atto d’indirizzo teso a pianificare lo sviluppo del fotovoltaico nelle cave abbandonate, nelle aree industriali dismesse, sugli edifici pubblici o in altri luoghi comunque privi di valenza storica o ambientale. In ogni caso, su iniziativa della federazione di centro destra, il presidente Antonio Emili convocherà la commissione regolamenti per aggiornare la disciplina locale degli impianti fotovoltaici, affinché gli investimenti nelle energie alternative non avvengano a discapito del paesaggio, dell’agricoltura e della campagna reatina”. Così nella nota la Federazione Centrodestra