Il Comitato scientifico di Vibia – Virtual Biographical Archive, ovvero il Progetto della banca dati dedicata all vittime della strage delle Fosse Ardeatine, a compimento del biennio conclusivo del progetto (2020-2021) e in occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica, organizza per il 7 giugno, con il Museo storico della Liberazione, una giornata di studi per divulgare i risultati del percorso di ricerca fin qui condotto e della realizzazione della banca dati con esso connessa.
Alla giornata parteciperà anche l’Archivio di Stato di Rieti, presente nel progetto Vibia attraverso il fondo di Euclide Fantoni, il generale, originario di Roccantica, il quale ha presieduto il tribunale militare che nel 1948 ha condannato uno degli autori dell’eccidio, Herbert Kappler. L’iniziativa si terrà dalle ore 10 presso l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica a Roma (Palazzo Sant’Andrea, via del Quirinale, 30).
Nel corso della giornata di studi, Daniele Scopigno, funzionario dell’Istituto archivistico reatino e l’ex direttore Roberto Lorenzetti, interverranno nella sessione “La strage delle Fosse Ardeatine: I processi”, sessione moderata da Micaela Procaccia del Museo storico della Liberazione, in programma alle ore 14 e durante la quale ripercorreranno l’iter di acquisizione del fondo e illustreranno la ricerca sulle carte terminata con la pubblicazione di Scopigno dal titolo “Il processo Kappler”, edito da Il Formichiere nel 2020.
All’incontro saranno presenti i partner istituzionali del progetto Vibia: Ufficio storico della Polizia di Stato, Associazione nazionale famiglie italiane martiri – ANFIM, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC, Archivio di Stato di Roma, Archivio di Stato di Rieti, Istituto di medicina legale dell’Università degli studi di Macerata, Tribunale militare di Roma, Archivio storico della Comunità ebraica di Roma, un rappresentante dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, nonché storici e docenti universitari, alcuni familiari delle vittime e tutti i ricercatori che hanno preso parte al progetto.
È inoltre in programma, nel corso della giornata, un intervallo musicale curato dal maestro Riccardo Muti e una mostra dedicata all’eccidio a 78 anni dal suo compimento.