Dopo l’accordo sindacale con la Regione Lazio, dello scorso 23 gennaio per l’assunzione di personale infermieristico per superare le emergenze dei PS, dobbiamo subire l’ennesima presa in giro. La possibilità di assumere, come comunicato ai Direttori Generali, infatti sarà possibile solo per sostituzione di personale in lunga malattia al PS. Dopo il danno, quindi, la beffa.
Nel nostro ospedale, infatti, non esiste personale assente per lunga malattia al Pronto Soccorso. Quindi nessuna assunzione per il de Lellis, che dovrà attendere i piani strategici e gli atti Aziendali, che saranno adottati in data non conosciuta. Quello che più ci indigna è la sensazione che qualcuno viva fuori dalla realtà, ed in particolare dalla realtà reatina; siamo costretti a rimarcare che, per la Regione Lazio il problema della carenza di personale con le relative conseguenze di rischio per i dipendenti, sovraccaricati di lavoro, e per la messa in discussione dell’erogazione di servizi sanitari non è un problema.
Ora, ci viene da chiedere se il continuo aumento della mobilità passiva non sia un motivo di riflessione; se qualcuno abbia preso coscienza dei tanti interinali, (precari da 6, 7 e 8 anni) che stanno lasciando la nostra azienda per prendere servizio, con contratti normali, nelle aziende delle regioni limitrofe alla nostra. Una realtà, quest’ultima che metterà in difficoltà insuperabili interi reparti che si vedono da un giorno all’altro privi di quel personale rimasto fino ad ora con noi perché illuso da rassicurazioni mai concretizzate.
Siamo stanchi, il personale è esausto, demoralizzato e demotivato, l’età media dei nostri professionisti è sempre più alta, i più giovani scappano e lasciano un’azienda e una Regione che non offre loro certezze per il futuro. Il presidente Zingaretti ha già fatto sapere che la sanità della Regione uscirà dal commissariamento probabilmente già dal 2016; speriamo però che si volti indietro prima per guardare verso la nostra sanità che non resisterà tanto.
E’ proprio il caso di dire: l’intervento è perfettamente riuscito ma il paziente è morto.
Nota di Marino Formichetti di UIL FPL.