Dopo aver ricevuto l’attestato ufficiale e la borsa di studio, nel corso della cerimonia tenutasi presso l’Auditorium Varrone lo scorso 8 giugno, gli studenti reatini vincitori del Vi Bando di concorso Intercultura, promosso dalla Fondazione Varrone, sono partiti per la Cina, l’India e gli Usa.
Torneranno in Italia, l’estate prossima, dopo un anno di studio, vivendo in una famiglia scelta dai tutor di Intercultura, presenti nel luogo di permanenza.
Dopo l’apertura alla Cina, avvenuta lo scorso anno, la Fondazione Varrone ha deciso di inserire nel Bando 2010-2011 anche l’India. Due studentesse provenienti dal Liceo Classico M.T.Varrone e dal Liceo Socio-Pedagogico-Ling. E.Principessa di Napoli, hanno scelto la nuova destinazione.
L’India si pone unitamente alla Cina e al Brasile come il leader naturale, sia per storia che per dimensione geo-economiche, del gruppo dei Paesi in via di sviluppo ormai diventati strategici per l’economia mondiale – ha sottolineato il Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de Sanctis, che nel corso della cerimonia ha esortato i 14 giovano studenti reatini a vivere intensamente questa preziosa opportunità: “Il miglioramento della comunità, sarà possibile solo grazie a voi, alla vostra capacità e alla vostra formazione. Cercate di apprendere il più possibile e apritevi alle nuove culture, con spirito propositivo, di adattamento e partecipazione attiva e ricordatevi sempre di rappresentare , in ogni luogo, il vostro Paese. Se riuscirete in questo, sarete donne e uomini capaci di cambiare il mondo”.
È stato molto utile per gli studenti appena partiti per l’Estero, leggere le esperienze già fatte dai loro coetani, raccolte nel volume presentato a Giugno, “ METTIAMOCI ALLA PROVA, i piedi nel borgo la testa nel mondo”, finanziato dalla Fondazione Varrone. “ Questo progetto editoriale ci ha riempito di gioia – ha detto il Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de Sanctis – I racconti, le testimonianze degli studenti dal 2005 al 2008, ci hanno presentato uno spaccato sui giovani di Rieti, davvero esaltante. Tutti hanno imparato molto dall’esperienza all’Estero e per la Fondazione aver contribuito alla loro formazione, è la più grande ricompensa “.
