“Accolgo con entusiasmo l’incontro promosso dal Vescovo di Rieti, Domenico Pompili con i sindaci di Rieti e Ascoli Piceno sull’opportunità della realizzazione della cosiddetta Ferrovia dei due Mari.
La realizzazione della nuova linea ferroviaria Passo Corese–Rieti, nonostante una serie di pareri favorevoli da parte del CIPE, non è stata purtroppo ancora attuata.
Malgrado tale intervento risulti inserito nel contratto di programma 2017-2021 nel Piano Commerciale di RFI, la promessa del finanziamento dell’opera non è stata rispettata, dal momento che non risultano essergli stati assegnati nuovi fondi causando un notevole ritardo nella Provincia di Rieti, tanto da porla tra le ultime a livello nazionale per dotazione infrastrutturale.
La città di Rieti, che proprio per la sua centrale posizione geografica doveva diventare uno snodo di primaria importanza per l’Italia centrale, resta invece molto indietro rispetto alle altre province del Lazio sebbene dopo Latina sia il capoluogo più vicino a Roma ma l’unico a non disporre di un collegamento ferroviario con la Capitale.
Si aggiunge a quanto detto che è rimasto incompleto anche il tratto Ascoli Piceno-Antrodoco che, insieme alla linea Passo Corese- Rieti, avrebbe consentito il completamento dell’opera. Lo studio di fattibilità per la linea ferroviaria Ascoli Piceno-Antrodoco è già entrato tra le osservazioni dell’Ottava Commissione del Senato nell’ambito dei lavori sull’aggiornamento del Contratto di Programma 2017-2021 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e rete ferroviaria italiana.
Ritengo che solo attraverso un’azione coordinata a livello territoriale si possa aiutare a far diventare questo tema di interesse nazionale facendo diventare questo progetto operativo. Tale situazione di stallo comporta purtroppo per la città di Rieti, per la città di Ascoli Piceno e per tutti i Comuni facenti parte delle due Province, un isolamento che potrebbe generare preoccupanti conseguenze, non solo a livello turistico ma anche economico e d’immagine, visto che i collegamenti sono molto difficili per le infrastrutture di cui ad oggi si dispone.
L’unica arteria che consente attualmente di raggiungere la Capitale è la SS4 Salaria la quale è oltretutto a una sola corsia per senso di marcia, strozzata da frequenti intersezioni a raso e perennemente sottoposta a continui lavori ed interventi che rendono disagevole la percorrenza ad ogni tipo di veicolo.
Portare a compimento il progetto della Ferrovia dei Due Mari credo sia di fondamentale importanza in quanto consentirebbe di realizzare un’opera strategica che permetterebbe anche di collegare l’intera dorsale Adriatica con la costa Tirrenica mettendo fine al grave isolamento infrastrutturale che si è venuto a creare.
Non si dimentichino, inoltre, le notevoli possibilità di sviluppo economico che ne conseguirebbero sia per i nostri territori sia per le persone che li abitano, determinando nuova vita e nuovo slancio per le città di Rieti e di Ascoli Piceno oltre che per i borghi dell’entroterra con una conseguente ripresa delle attività turistiche e commerciali.
Ne trarrebbero beneficio sicuramente anche i territori facenti parte del cratere sismico che a causa dei noti eventi tellurici hanno già subito gravi danni economici oltremodo aggravati dall’emergenza sanitaria ancora in atto. Da ultima, ma non per questo meno importante, la possibilità di sviluppare il progetto avvalendosi di treni ad idrogeno: un’opportunità questa che sarebbe meno invasiva e allo stesso tempo costituirebbe un perfetto esempio di transizione ecologica verso nuovi modelli di mobilità.
La speranza è che si sostenga, e che si attui celermente, questa importante iniziativa anche grazie al Recovery Fund in quanto sono convinto che si tratti di un’opera che potrebbe davvero cambiare volto al Centro Italia dando quell’impulso necessario allo sviluppo del territorio”.
Così, in una nota, il sindaco di Cittareale, Francesco Nelli.