“Con il via libera del DL Ristori, a breve i farmacisti contribuiranno fattivamente ad
aumentare la sicurezza della nostra nazione vaccinando centinaia di migliaia di cittadini. La nostra Organizzazione Sindacale ha sempre evidenziato l’importanza che ricopre tale professionalità sul territorio, essendo la farmacia un presidio socio-sanitario locale che spesso supplisce le carenze del Servizio Sanitario Nazionale pur non ottenendo alcun riconoscimento.
Siamo favorevoli al coinvolgimento dei farmacisti, su base volontaria, ai corsi utili ad abilitarli alle vaccinazioni ma non si possono non sottolineare le evidenti incongruenze che attualmente collocano il farmacista, ed i suoi collaboratori, come normali operatori commerciali.
I due CCNL di riferimento scaduti ormai da anni, non riconoscono in nessun modo la reale peculiarità e funzione svolta nel comparto sanitario degli oltre 100 mila farmacisti italiani; bisognerebbe avviare subito un percorso che preveda il coinvolgimento di tutti
gli attori coinvolti per ottenere un nuovo contratto nel comparto sanitario.
Riteniamo inoltre evidenziare che non esiste alcuna tutela normativa per eventuali infortuni durante le operazioni di vaccinazione un vuoto normativo che espone il farmacista a responsabilità non “protette” dagli istituti contrattuali ecco perché stiamo formulando una richiesta di chiarimenti all’INAIL per verificare un aspetto che amplierebbe le tutele.
La UGL Farmacie quindi non solo auspica l’avvio delle suddette procedure ma insieme a tutte le realtà locali dislocate nel territorio nazionale ha avviato incontri ed approfondimenti per poter redigere una serie di proposte che possano dare inizio al nuovo percorso che dovrà prevedere un rinnovato ruolo delle farmacie di tutti i farmacisti ed i loro collaboratori”.
UGL Farmacie