Prosegue il Fara Music Festival che nel 2018, dopo la sessione estiva svoltasi a Fara in Sabina, con alcuni tra gli artisti più quotati del panorama jazzistico internazionale come Mike Moreno Quartet, Aaron Parks Trio, George Garzone Quintet, proporrà un’edizione invernale nella Città di Rieti, all’interno del Teatro Flavio Vespasiano.
Già premiata nel 2018 dal Mibact come uno dei “Borghi più musicali d’Italia”, quest’anno la rassegna dei concerti si chiude a Rieti, in collaborazione con il Comune di Rieti e con il Contributo della Regione Lazio, con tre Star del panorama Jazzistico nazionale ed internazionale.
VENERDÌ 7 DICEMBRE 2018, ORE 21.30
SARAH JANE MORRIS & IAN SHAW
Due tra le più belle voci della scena contemporanea, Sarah-Jane Morris e Ian Shaw insieme in duetto per unire le loro potenti voci al pianoforte in un concerto che celebra il Natale e il suo significato nella musica. Il programma include canzoni originali di Sarah-Jane Morris, tra le quali “Heaven is Right here with you,” e “Only to be with you” e celebri canti di Natale, come “Silent Night”, “In the Bleak Midwinter” e la famosa “Happy Christmas War is Over” di John Lennon. Sarah-Jane Morris con la sua inconfondibile voce, calda e passionale, nella sua carriera artistica ha spaziato dal pop al blues approdando al jazz. Nel 1991 la sua interpretazione al fianco di Riccardo Cocciante del brano “se stiamo insieme” fu una delle più premiate dalla critica del Festival di Sanremo.
Negli anni ha collaborato con note band musicali londinesi, memorabili le sue personalissime interpretazioni di “Into the Garden”, singolo del debutto degli Eurythmics, “Don’t leave me this way” in duetto con Jimmy Sommerville, e “Me and Mrs Jones”. Sarah incontra la voce angelica di Ian Shaw, ben due volte premiato con il BBC Jazz Award come “Best vocalist”. Ian Shaw, noto anche come pianista, ha inciso diversi album di successo sia nel Regno Unito sia negli Stati Uniti; il suo acclamato album “Drawn to All Things – the songs of Joni Mitchell” lo ha consacrato come “il più grande jazz vocalist maschile della Gran Bretagna (Jazz Times).
SABATO 8 DICEMBRE 2018, ORE 21.30
DANILO REA – PIANO SOLO
A partire dal 2000 Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. l suo primo lavoro da solista è “Lost in Europe” (2000) composto durante un tour in Europa; nel 2003 pubblica “Lirico”, in cui miscela lirica e jazz improvvisando sui temi operistici mettendone in luce la grande attualità.
L’intenso rapporto con la musica classica, che prosegue tuttora, lo porta ad aprire il Festival di musica lirica internazionale “Festival del bel canto” con il concerto “Belcanto Improvisations”. Seguono “Solo” (2006) e “Introverso” (2008), album in cui Rea si cimenta con composizioni inedite di piano solo, fino ad arrivare al pluripremiato “A Tribute to Fabrizio de André”, omaggio al grande cantautore e poeta italiano, inciso per la prestigiosa etichetta tedesca ACT nel 2010.
DOMENICA 9 DICEMBRE 2018, ORE 21.30
ENRICO RAVA QUARTET
È nato a Trieste nel 1939 ed è cresciuto a Torino dove ha cominciato a suonare da autodidatta il trombone in bande dixieland. Trasferitosi a Roma nei primi anni sessanta, ha avuto modo di collaborare con importanti musicisti, in particolare con Gato Barbieri e con Steve Lacy. Con il primo ha registrato nel 1962 la colonna sonora del film di Giuliano Montaldo Una bella grinta. Con Steve Lacy ha suonato in un quartetto e si è trasferito in Argentina per qualche tempo, dove ha registrato nel 1966 The Forest and the Zoo, considerato uno dei dieci dischi essenziali del free jazz. Da lì, nel 1967 si è trasferito a New York, dove ha vissuto e lavorato per una decina d’anni collaborando fra gli altri con la Jazz Composer Orchestra e partecipando all’incisione dell’epocale disco Escalator Over the Hill di Carla Bley.
Ha collaborato con importanti musicisti come Lee Konitz, Pat Metheny, Michel Petrucciani, John Abercrombie, Joe Henderson, Paul Motian, Richard Galliano, Miroslav Vitous, Joe Lovano e Roswell Rudd. Nel 1972 incide il suo primo album da leader di un quartetto, Il giro del giorno in 80 mondi. Con questa nuova formazione suona in vari club newyorkesi, in giro per l’Argentina e l’Europa riscuotendo molti consensi. In seguito ha registrato numerosissimi album con musicisti italiani, americani ed europei, fra i quali il saxofonista Massimo Urbani, il pianista Stefano Bollani, il chitarrista John Abercrombie.