“A metà marzo il PD di Fara festeggiava il rientro in consiglio comunale e annunciava in pompa magna la soddisfazione per l’accettazione del ‘Patto per il Cambiamento’ da parte di tutti i consiglieri comunali ed il rientro in consiglio comunale nell’unico gruppo del PD.
A poco più di due mesi, senza nemmeno essersi presentati in un consiglio comunale, i tre consiglieri si dimettono in blocco, al fine, come dice testualmente il segretario del PD e neo consigliere comunale “di prepararci tutti insieme alle prossime elezioni comunali”. Purtroppo, siamo all’ennesima puntata della saga del PD, che continua a sacrificare la volontà degli elettori, cosa gravissima, per i propri equilibri interni.
Consideriamo questo comportamento esecrabile ed abbiamo la presunzione di averlo previsto. Ci dispiace di non essere riusciti ad evitarlo e a risparmiare ai cittadini questo ulteriore triste spettacolo. Fara Sabina, da roccaforte della sinistra in provincia di Rieti, è diventato un feudo della destra (ricordiamo che alle scorse regionali le destre hanno preso oltre i 2/3 dei voti validi) e non è una coincidenza che questo sia avvenuto dal 2010 in poi, cioè da quando è nato il PD, un partito la cui unica prospettiva è l’occupazione delle istituzioni senza alcun progetto di cambiamento della società (sempre più iniqua).
Riteniamo urgente che a Fara si costruisca un’aggregazione politica che sia (e venga anche percepita) realmente alternativa sia alla destra che al PD”. Così nella nota Sinistra italianaCircolo Bassa SabinaFederazione provinciale di Rieti