Nel 2024 il Lazio ha registrato una stagione di raccolta delle olive migliore rispetto agli anni precedenti, grazie a condizioni climatiche favorevoli, con un’estate calda ma non eccessivamente secca. L’area della Sabina, rinomata per la sua lunga tradizione olivicola, con ben 3.500 produttori ha contribuito in modo significativo alla produzione regionale, mantenendo un ruolo di spicco nella qualità dell’olio d’oliva prodotto, e si prevedono numeri positivi al termine della stagione 2024/2025.Il fatturato complessivo derivante dalla produzione di olio nel Lazio si aggira tra i 200 e i 250 milioni di euro annui, con variazioni legate alle oscillazioni della produzione e alle condizioni di mercato.
Nel territorio della Sabina, dove la produzione di olio DOP è particolarmente rilevante, si stima che il comparto contribuisca con una parte consistente del fatturato regionale, attorno ai 60 milioni di euro.Questi alcuni dati che saranno illustrati sabato 30 novembre a Fara in Sabina, durante il convegno dal titolo “Sabina terra di cultura e coltura dell’olio. Prospettive per i giovani agricoltori” che chiuderà la rassegna “Festa dell’olio nuovo” organizzata dall’amministrazione comunale.“Nella Sabina si contano ad oggi circa 3.500 produttori di olio, tra piccoli e medi agricoltori, cooperative e frantoi. Grazie al microclima favorevole, con una combinazione di calore moderato e piogge ben distribuite, le olive hanno raggiunto una maturazione ottimale che ha permesso di ottenere un olio extravergine dalle caratteristiche organolettiche distintive, con un equilibrato profilo aromatico, note fruttate e un retrogusto piccante e amaro, tipico delle produzioni locali di alta qualità” – afferma il sindaco di Fara in Sabina, Roberta Cuneo.
“Le istituzioni stanno mettendo all’opera tutti gli strumenti per far diventare attrattiva per i giovani l’agricoltura ed evitare l’abbandono e lo spopolamento di interi territori. Tra i temi trattati ci saranno le agevolazioni fiscali ed economiche previste per i giovani agricoltori, le nuovissime tecniche di coltura in vitro per fronteggiare il cambiamento climatico e il controllo dei parassiti, le problematiche relative all’abbandono del settore, le tecniche più efficaci di potatura. E poi si parlerà del territorio con le testimonianze e le esperienze dei giovani già impegnati nell’olivicoltura e nella produzione di olio” – le fa eco l’avvocato Pamela Martini, Consigliere delegata all’agricoltura.
A discutere del tema e delle nuove opportunità per giovani e imprenditori che vogliono affacciarsi a questi lavori ci saranno il 30 novembre alle ore 10:30 presso il Teatro Potlach di Fara in Sabina. ORE 10:30 SALUTI ISTITUZIONALI: Roberta Cuneo – Sindaco Comune di Fara in Sabina e Presidente Provincia RietiOn. Paolo Trancassini – Questore della Camera dei Deputati. MODERA: Avv. Pamela Martini Consigliere Comune di Fara in Sabina con delega all’Agricoltura
INTERVERRANNO:Prof. Eddo Rugini – Biotecnologo Agrario, Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio; già Preside della Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia On. Fabrizio Santori – Consigliere Assemblea Capitolina; autore di pubblicazioni scientifiche tra cui “Aprire un’azienda agricola e aprire un’azienda zootecnica” Alessandro Donati – Presidente Consorzio Sabina Dop Camilla Petrucci – Delegata Coldiretti Giovani Impresa Lazio con delega Nazionale all’Olivicoltura Luca Ioannilli – Maestro potatore