Si è svolta questa mattina, sabato 3 settembre, presso il Parco della Rimembranza, la celebrazione per il centenario del Monumento mandamentario di Fara in Sabina. Presenti alla cerimonia il Prefetto di Rieti Gennaro Capo, le autorità civili e militari, amministratori locali e molti cittadini. Presente anche Francesco Bellini, figlio dell’Ing. Bellini, che fu uno degli artefici dell’opera.
“Celebriamo oggi il centenario del monumento ai caduti di Fara in Sabina, primo Mandamento del Circondario di Rieti della allora Provincia di Perugia, rendendo un doveroso omaggio a chi ha dato la vita per la nostra Patria – ha dichiarato la sindaca di Fara in Sabina, Roberta Cuneo – ringrazio tutte le autorità intervenute, in particolare il Prefetto di Rieti Gennaro Capo.
Il 3 settembre 1922 fu inaugurato il monumento fortemente voluto dai cittadini di Fara, a memoria di coloro che nella Grande Guerra si erano sacrificati per il nostro Paese. A cento anni da quel giorno, l’attenzione della nostra Città è volta alla valorizzazione dei luoghi della memoria, per questo da oggi il monumento si arricchisce di una targa commemorativa che spiega le origini e la composizione dell’opera. Crediamo sia fondamentale onorare i nostri caduti e ricordare, affinché la storia illumini il presente e sia monito rispetto agli eventi che oggi ci si pongono davanti”.
Il gruppo monumentale, in marmo travertino e bronzo, è stato realizzato dallo scultore Bruno Bini di Cannara (Perugia). L’opera è composta da una colonna di marmo che svetta da un parallelepipedo verticale, sovrapposto ad una pianta quadrata di tre scalini. Alla base frontale la scultura raffigura l’Italia vincente rappresentata dall’aquila ad ali spiegate che sovrasta quella bicefala austro-ungarica. Ai quattro lati del basamento sono incisi i nomi dei caduti degli otto Comuni del Mandamento: Fara in Sabina, Casaprota, Castelnuovo di Farfa, Frasso Sabino, Mompeo, Poggio Nativo, Salisano, Toffia.