Ex Zuccherificio, l'odg sull'iniziativa popolare di Coop Centro Italia

Ex zuccherificio a Rieti

Riportiamo integralmente l’ordine del giorno in merito al riordino urbano dell’area dell’Ex Zuccherificio.
Con delibera di Consiglio Comunale n. 48 del 2010 è stato avviato dal Comune di Rieti, in adempimento della legge regionale del Piano casa, articoli 7 “Programmi integrati di riqualificazione urbana e ambientale” e 8 “Programma integrato per il recupero urbano e delle periferie”, un percorso di pianificazione e di destinazione dei suoli come definito dal D. Lgs. 152/06, articolo 6, comma 2 per il recupero delle aree ex industriali di Rieti, della superficie complessiva di circa 40 ettari.
Il percorso era finalizzato a favorire, nel pubblico interesse, “le proposte di intervento anche di iniziativa privata tese al raggiungimento degli obiettivi individuati mediante il coinvolgimento di privati nell’opera di realizzazione di infrastrutture non più realizzabili con iniziative e capitali interamente pubblici”. L’Amministrazione intendeva “avviare un processo di rilocalizzazione di iniziative pubbliche e private attraverso un programma di intervento che pianifichi in maniera unitaria lo sviluppo di nuovi insediamenti e di impianti di carattere culturale, ricreativo, congressuale espositivo nonché attività terziarie in genere”.
Si confermavano inoltre le linee strategiche della Variante al PRG non ancora approvato e si individuavano i due ambiti ritenuti strategici da sottoporre a Programmi Preliminari di Intervento: nella zona 1 – Centro urbano viale Matteucci e nella zona 2 Centro urbano ex aree industriali.
In adempimento alle determinazioni regionali sulla finanziabilità dei Programmi preliminari di intervento strategici si è proceduto ad avviare con avviso pubblico in data 17/09/10 il bando finalizzato a coinvolgere i soggetti privati interessati a fornire proposte di iniziativa privata di avvio dei processi di sviluppo ambientale e recupero delle periferie.
In data 17/11/10 la Regione Lazio ha comunicato l’avvenuta concessione di un contributo di euro 15.000,00 per la redazione di un documento preliminare propedeutico alla costruzione dei programmi integrati di intervento.
Con successiva Delibera di Consiglio Comunale n. 72 del 12/12/10 è stato preso atto dello studio del “Gruppo di lavoro Aree industriali dimesse” nella cui relazione (Allegato 1) sono indicate le linee guida per individuare le priorità e le modalità di realizzazione del progetto quadro per la riqualificazione fisica, ambientale, funzionale e sociale delle Aree Industriali dismesse ex SNIA ed ex Montedison in diretta connessione con il recupero dell’area dell’ex Zuccherificio. Si propone un “nuovo percorso urbanistico” in quanto “la condizione urbanistica preesistente e quella in via di approvazione definitiva della variante generale, potrebbero non garantire la necessaria efficacia di attuazione alla luce delle odierne diverse condizioni”.
In data 15/02/11 è stato conferito dal Comune di Rieti il contratto di consulenza al CRITEVAT Centro Reatino di Ricerche di Ingegneria per la Tutela e la Valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio del Polo distaccato di Rieti della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Con la Delibera di consiglio comunale n. 23 del 26/04/11 (Allegato 2) è stato approvato il Programma preliminare di intervento propedeutico alla redazione dei Programmi Integrati di Intervento per il riordino urbano e delle periferie- Ambito 1 – Aree industriali redatto dal Settore IV Pianificazione e gestione del territorio e dal CRITEVAT.
Il PRG approvato con DGR 347 del 13/07/2012 individua le aree ex industriali nelle sottozone C2 “Trasformazione urbanistica”suddivisa nel comprensorio n. 1 per l’ex zuccherificio e n. 2 per l’ex stabilimento Montedison e D3 “Attività industriali esistenti di futura dismissione” per l’area dell’ex stabilimento SNIA. e stabilisce tecnicamente che un progetto di trasformazione di un singolo comprensorio, presentato nel rispetto ed in attuazione del vigente PRG non necessita della contestuale trasformazione dei restanti comprensori.
IL CONTESTO URBANO OGGETTO DELL’INTERVENTO
La città di Rieti, localizzata al margine sud-est della omonima pianura interamente circondata dai monti, alla quota di circa 400 metri sul livello del mare, ha una popolazione (intero territorio comunale di 206,52 kmq) di circa 47.800 abitanti. La superficie urbana complessiva è di 1.200 ettari, dei quali circa 500 sono formati da aree industriali o a destinazione speciale (aeroporto, cimitero, ospedale, zona annonaria, ecc.). La città è il capoluogo di una delle province con il minore numero di abitanti in assoluto e con una delle minori densità di popolazione per kmq.
Si tratta quindi di un centro urbano con edificazione non particolarmente densa e contenente oltre all’area naturale circostante il fiume Velino, una grande quantità di aree industriali o con destinazioni speciali sulle quali sarà possibile immaginare i futuri interventi di crescita e riqualificazione urbana senza impegnare nuovo suolo agricolo.
Un dato molto interessante per comprendere la collocazione della città è fornito dalla seguente tabella, nella quale è indicata la popolazione totale residente in una serie di aree concentriche centrate sulla città di Rieti;
Appare evidente che la popolazione residente entro un raggio di 20 km dal centro cittadino è molto contenuta, non raggiungendo i 100.000 abitanti, mentre ampliando il raggio a 30 km comprendenti Terni e la Sabina, la popolazione supera i 330.000 abitanti e raggiunge (tabella seguente) il milione di abitanti entro il raggio di 50 km. Successivamente, ampliando il raggio fino ai 100 km, la città è parte di una delle aree maggiormente abitate di Italia in quanto comprende l’intera area metropolitana di Roma.
La fascia montana che circonda Rieti, formata dalle catene dei Monti Reatini e dei Monti Sabini, pur rappresentando una emergenza paesaggistica ed ecologica di assoluto rilievo per il territorio, ha rappresentato il principale limite nel far assumere al centro urbano un effettivo ruolo di città ove si localizzano servizi ed attività di livello regionale.
La recente apertura della superstrada che collega Rieti con la città di Terni, riducendo il tempo di percorrenza da circa 40 minuti a 20 minuti consente il superamento dell’isolamento di Rieti fornendo l’opportunità di intrattenere rapporti fecondi con la città di Terni. Il nuovo ruolo territoriale di Rieti si può inserire nel corridoio nord dell’area metropolitana romana individuato nel percorso Civitavecchia, Viterbo, Terni, Rieti, con possibili sviluppi e integrazioni verso l’ambito territoriale di L’Aquila.
IL CONTESTO TERRITORIALE
Uno degli elementi principali che impedisce una corretta comprensione del territorio formato dall’area metropolitana romana e dalle province a nord è la mancata corrispondenza tra i confini geografici e quelli amministrativi. La porzione meridionale del bacino del Fiume Tevere (comprendente i sottobacini dell’Aniene, Nera-Velino e Paglia) di superficie 14.000 kmq circa, è infatti suddivisa in più regioni, la parte principale con le province di Roma, Viterbo e Rieti nel Lazio ed una seconda porzione, di dimensione consistente, nella provincia di Terni e in parte Perugia (Umbria), oltre a limitate porzioni in provincia di Macerata (Marche) e L’Aquila (Abruzzo), ancorché le principali città ed attività economiche siano localizzate oltre che a Roma, nelle province di Terni, Viterbo e Rieti. Nell’area, la storica presenza delle quattro strade consolari romane che collegano Roma con i territori a nord, l’Aurelia (SS 1), la Cassia (SS 2), la Flaminia (SS 3) e la Salaria (SS 4), ha contribuito a formare un’armatura urbana con la presenza dei quattro principali centri, Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti, posti lungo un arco a distanza compresa tra 70 e 100 km dal centro della capitale.
Ne deriva che solo una lettura del territorio che non tenga conto dei confini regionali ma che comprenda il territorio connesso dalla porzione mediana e inferiore del fiume Tevere e dal principale affluente, fiume Nera, può far emergere le peculiarità dell’area.
Il territorio formato dalle province di Roma, Viterbo, Terni e Rieti ha una superficie complessiva di kmq 13.835, con una popolazione residente di 4.910.000, circa l’8% della popolazione italiana. Nell’area si produce circa il 10% del reddito nazionale, equivalente al reddito dell’Irlanda.
La popolazione equivalente a quella del Veneto vive in un territorio di superficie ridotta di circa un quarto mentre il reddito pro capite è equivalente.
È un’area con densità di popolazione superiore a quella complessiva del nord Italia dove si produce per kmq una ricchezza del 60% superiore. Il reddito pro capite della popolazione è analogo.
La straordinaria ricchezza di acqua del territorio garantisce la sostenibilità del territorio per la risorsa idrica ad uso potabile, per l’industria e l’agricoltura, nonché una notevole produzione di energia idroelettrica rinnovabile. La produzione di energia idroelettrica è di circa il doppio superiore a quella media dell’Appennino1.
In questo contesto l’area a nord di Roma, contribuisce notevolmente alla sostenibilità dell’area metropolitana di Roma, attraverso la presenza delle principali connessioni logistiche (sistema portuale/aeroportuale integrato Fiumicino-Civitavecchia, nodo di Orte), la produzione energetica (polo energetico di Civitavecchia, sistema di centrali idroelettriche lungo il Tevere, il Nera ed il Velino), la principale riserva di acqua dolce della penisola italiana, nonché con la ricchezza ambientale, storica e paesaggistica del territorio.
CONSIDERATO
che qualsiasi strumento urbanistico dovrà seguire l’iter previsto dalle normative in materia;
Considerato che la proposta di trasformazione del comparto dell’ex zuccherificio debba essere valutata all’interno di una visione del territorio allargata al sistema urbano di 200.000 abitanti che è in formazione tra i capoluoghi di Rieti e Terni all’interno del quale si verificherà la condivisione del bacino di utenza per le attività più importanti e che l’offerta commerciale e di servizi urbani esistente e prevedibile nel centro storico di Rieti non sia sufficiente ad attrarre nuovi investimenti, interessi localizzativi che possano creare nuove opportunità di lavoro ed interesse dei cittadini alle attività di svago, tempo libero e formazione culturale.
Considerato che la trasformazione dell’area dell’ex zuccherificio possa invece generare lo sviluppo e la trasformazione dell’ambito di via Porrara con funzioni di tipo terziario lungo il percorso di collegamento con la stazione ferroviaria/terminal bus e l’adiacente centro storico, realizzando un ambito urbano che potrà competere per qualità e dimensioni con il centro di Terni e formare insieme ad esso, anche grazie all’esistente collegamento ferroviario, un sistema doppio che possa catalizzare l’interesse degli investitori e dei cittadini dell’area metropolitana romana.
Tenuto conto che la Valutazione ambientale strategica dovrà affrontare il tema della accessibilità all’area centrale, che dovrà essere impostata non esclusivamente con i veicoli privati ma attraverso la rete del trasporto pubblico urbano, i collegamenti pedonali e ciclabili e l’esistente linea ferroviaria.
Tenuto altresì conto che la rete stradale dovrà essere potenziata in special modo per consentire un facile accesso dalla strada tangenziale Rieti-Terni;
IL CONSIGLIO COMUNALE PRESO ATTO della inammissibilità della deliberazione di iniziativa popolare presentata dal comitato Soci di Coop Centro Italia;
RICONOSCIUTA la rilevanza cittadina dell’oggetto di cui alla presente proposta di deliberazione e della necessità di attivare la partecipazione dei cittadini sulle modalità di trasformazione del territorio nell’ottica dello sviluppo sostenibile e della riduzione del consumo di suolo;
RICONOSCIUTA altresì la rilevanza di trasformare la città introducendo funzioni di terziario che possano accrescere il ruolo di polo urbano all’interno dello sviluppo territoriale integrato del corridoio nord dell’area metropolitana romana e che la crescita economica delle città sia fondata sulla integrazione delle funzioni commerciali con quelle dei servizi al cittadino, dell’artigianato e del tempo libero;
RICONOSCIUTA la necessità di rispettare il percorso autorizzativo per la formazione del rapporto preliminare comprendente una descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del programma di trasformazione urbana, sin dalla fase di cantiere, con particolare attenzione al sistema della mobilità urbana, automobilistica, con mezzi collettivi, pedonale e ciclabile;
VERIFICATO che il progetto presentato da Coop Centro Italia (relativamente al Comparto A – Terziario) e che riguarda una superficie utile complessiva di mq 21.229 all’interno dell’area dell’ex Zuccherificio non presenti le necessarie autorizzazioni edilizie comunali e sovra comunali;
RITENUTO altresì che gli interventi e i conseguenti investimenti che gli investitori privati hanno intenzione di attivare sul nostro territorio, qualora inseriti all’interno di un corretto e concreto piano strategico di sviluppo, avranno una positiva ricaduta sull’economia e sull’occupazione del nostro territorio;
DELIBERA
Di riconoscere la rilevanza ed importanza strategica del progetto di recupero dell’area denominata “Ex Zuccherificio” nell’ambito della più vaste aree ex industriali. Si ritenere indispensabile valutare un eventuale percorso progettuale che tenga conto di uno studio complessivo del tessuto cittadino.
Di accogliere positivamente la volontà degli investitori privati di attivare un processo di trasformazione urbana e di riqualificazione dell’area “Ex Zuccherificio” ravvisando tuttavia la necessità di inserire le proposte progettuali ricevute in un percorso procedurale che preveda:
• Il Riesame ed adeguamento del progetto attraverso la rispondenza alle esigenze degli investitori privati e dell’Amministrazione Comunale di Rieti;
• L’acquisizione anche mediante conferenza dei servizi di tutti i pareri tecnici necessari;
• Individuazione delle opere che gli investitori privati realizzeranno per conto del Comune di Rieti, di primario interesse pubblico strategico, con particolare attenzione alla viabilità di collegamento con la strada tangenziale Rieti – Terni;
• Il mantenimento ed il ripristino delle presenti strutture edilizie legate alla tradizione ed alla cultura del territorio senza alcuno snaturamento delle stesse;
• L’utilizzo del massimo grado di pregio architettonico della progettazione, che preveda altresì l’autosufficienza energetica di tutto il comparto;
• L’aderenza alle esigenze logistiche dei cittadini;
• La verifica dello stato di bonifica del sito;
• La condivisione del progetto di trasformazione urbana con la città, con le parti sociali, con le associazioni dei commercianti e delle attività produttive in genere, per giungere ad una soluzione che riesca a coniugare l’interesse pubblico con l’investimento privato proposto.
Di dare mandato al Sindaco, alla Giunta Comunale ed ai preposti uffici di individuare con i proponenti il progetto di trasformazione urbana le forme migliori per giungere ad una rapida definizione dell’iter progettuale.