Ex Risorse Sabine, la CISL FP chiede alla Regione una soluzione per stabilizzare il personale

“Da anni la nostra organizzazione sindacale sta seguendo le vicissitudini dei 64 lavoratorie lavoratrici che continuano a svolgere la loro attivita´ lavorativa negli enti locali dellaProvincia di Rieti continuando ad erogare servizi ai cittadini nonostante una situazionedi precariato che ad oggi non ha visto nessuna possibilita´di stabilizzazione concreta. Purtroppo, dalla Regione Lazio non arrivano buone notizie in quanto la proposta diLegge Regionale n. 170 del 30 luglio 2024, che prevede una soluzione all’attualesituazione di precarieta´ di detto personale. non sta avendo un iter che possa portarealla sua approvazione.

Venerdi’ in Commissione Bilancio della Regione Lazio saranno discussi due nuoviemendamenti al fine di modificare cio’ che fino ad oggi non ha portato nessuna soluzioneidonea a queste lavoratrici e lavoratori.Ieri sera si e’ tenuta un’assemblea molto partecipata con il personale di Risorse Sabine,con un’eta´media molto alta di cui molti vicino all’ eta`pensionabile ma con pochissimicontributi versati, alla quale hanno partecipato alcuni Sindaci e rappresentanti delleistituzioni, nella quale sono state approvate una serie di iniziative sindacali a partire dadomani mattina con il sit-in davanti alla sede della Provincia di Rieti per arrivare ad unaserie di richieste di audizione per rendere edotte tutte le autorita’ istituzionali dellaProvincia di Rieti, a partire dal Prefetto, della grave crisi degli enti locali nel caso in cuidetto personale non potesse piu’ svolgere la sua attivita’ lavorativa presso questi enti.

Alla luce di quanto sopra la CISL FP di Roma Capitale e Rieti ha proclamato lo stato diagitazione di detto personale con lo scopo si sensibilizzare le istituzioni e l’opinionepubblica di una situazione che deve trovare ora una soluzione definitiva.Chiediamo ai Sindaci degli enti in cui sono utilizzate le lavoratrici ed i lavoratori diRisorse Sabine di fornire il loro indispensabile appoggio con un autorevole interventopresso le istituzioni in primis la Regione Lazio”.