“In questi giorni, un quotidiano locale ha giustamente portato alla luce un’operazione di compravendita che ha per oggetto l’ex caserma dei vigili del fuoco.
Ci sembra un corretto intervento giornalistico, in quanto l’operazione in sé ha alcuni aspetti da chiarire, primo fra tutti, il ruolo dell’attuale commissario dell’Arpa, nominato dalla giunta Marrazzo, che ha prima totalmente abbandonato il progetto impostato dalla giunta Storace per la realizzazione della nuova sede dell’Agenzia mediante la ristrutturazione dell’edificio acquistato dall’amministrazione comunale e poi ha deciso, a fine mandato, di mettere in campo un’operazione di permuta di cui onestamente è difficile capire il guadagno finale per l’Arpa.
Pertanto, l’augurio, nell’interesse di una buona amministrazione, è che tutta la vicenda venga chiarita dalla Regione e dall’Agenzia regionale per l’ambiente.
Quello che non si capisce, però, è il tentativo, per l’ennesima volta da parte di alcuni consiglieri di opposizione, di trascinare il Comune dentro un’operazione nella quale, sia detto per inciso, nessuno è o ha fatto lo ‘scemo’.
Ad oggi, l’unico dato certo è che un imprenditore reatino ha richiesto su quell’edificio un permesso a costruire, tentando di utilizzare la ‘finestra’ creatasi per la mancata pubblicazione, da parte della Regione Lazio, del nuovo Prg. Tale permesso sarà valutato come tutti quelli richiesti in questi mesi secondo l’ordine di presentazione, considerato che, così come previsto dalla delibera di consiglio comunale conseguente alla vendita dell’ex caserma, tale progetto avrà un passaggio ulteriore, che sarà quello in commissione Urbanistica, con i tempi e i modi che la commissione deciderà nella sua autonomia. Si ribadisce, quindi, che nessun permesso è stato rilasciato.
Altresì, va chiarito che nessun permesso o progetto per la realizzazione di una strada che colleghi l’edificio di piazza Tevere, destinato a servizi e che sarebbe oggetto della permuta in questione, è mai stato rilasciato dall’amministrazione comunale. Si ricorda, comunque, che tale strada è prevista nel Piano di zona approvato dal consiglio comunale e che l’assessorato, alcuni mesi fa, ha rifiutato di considerare la proposta dell’imprenditore relativa alla realizzazione proprio della strada a scomputo degli oneri. Il Comune, infatti, non ritiene l’opera una delle sue priorità.
Tutto ciò per chiarire che l’amministrazione comunale, il sindaco e l’assessore hanno posto tutta l’attenzione necessaria affinché ci fosse il rispetto delle norme e non si mettessero in atto, magari con la scusa dell’interesse pubblico, corsie preferenziali sul progetto in questione.
Anche in questo caso, come in altri, va sempre ricordato che il ruolo della politica è e rimane l’indirizzo e non l’intervento sulle procedure amministrative che, invece, sono una prerogativa dei dirigenti e sulle quali qualsiasi ingerenza, in un senso o in un altro, rappresenterebbe un atto ingiustificato.
Infine, sul piano politico, non mi esimo dall’esprimere notevoli perplessità sull’intera operazione, come non posso non sottolineare l’allungamento dei tempi di pubblicazione del Piano regolatore e, negli interessi della città, degli imprenditori e della certezza amministrativa, invito i consiglieri regionali espressione del territorio a vigilare con attenzione, affinché questo ritardo non sia dovuto a interventi sulla struttura amministrativa regionale, magari finalizzati proprio alla concretizzazione di interessi in operazioni di questo genere”.