Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rieti ha eseguito nei giorni scorsi un sequestro, nella forma diretta e per equivalente, disposto dal Tribunale di Rieti per l’importo di € 1.334.890,86 nei confronti di due società operanti nel territorio reatino e tre persone fisiche. Il sequestro è stato effettuato sia in applicazione della normativa penale tributaria ex art.12bis del D.Lgs n. 74/2000 che in materia di responsabilità amministrativa degli enti ex art. 19 del D.Lgs. n. 231/2001.
La vicenda trae origine da un’attività delegata dalla Procura della Repubblica di Rieti al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Reatino. Le preliminari analisi effettuate dai finanzieri avevano evidenziato che le due società, operanti nel settore delle sponsorizzazioni sportive, erano di fatto rappresentate da presunte “teste di legno” riconducibili ad un soggetto della provincia.
L’attività ispettiva ha permesso di constatare che, in circa tre anni, sono state emesse ed utilizzate fatture per operazioni inesistenti per complessivi € 1.942.466,00 ed iva per € 427.342,57 nonché sono state poste in essere, dalla società utilizzatrice, anche alcuni artifici contabili, che le hanno permesso di contabilizzare elementi negativi di reddito per € 1.304.939,99 così da azzerare le basi imponibili ai fini delle imposte dirette, dell’IVA e dell’IRAP. L’attività di polizia giudiziaria e tributaria compiuta dalle Fiamme Gialle ha permesso di ricostruire le basi imponibili sottratte a tassazione attraverso una capillare analisi dei conti correnti, una puntuale disamina dei fatti gestionali, ma anche mediante un’attività di monitoraggio dei soggetti indagati per verificare le modalità di prelievo dei flussi finanziari derivanti dall’ingente evasione fiscale. All’esito della descritta attività il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Rieti ha disposto nei confronti delle due società coinvolte e delle tre persone fisiche individuate al vertice dell’organizzazione reatina il sequestro finalizzato alla confisca sia nella forma diretta che nella forma per equivalente delle imposte evase quantificate in € 1.334.890,86.
L’attività svolta, testimonia ancora una volta l’attenzione della Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione ed alle frodi fiscali mediante l’utilizzo di uno strumento normativo particolarmente incisivo, quale quello del sequestro nella forma diretta e per equivalente, eseguito, in ragione dei peculiari reati tributari, anche alle due società coinvolte, con il preciso intento di arginare l’inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, tutelando la sana imprenditoria.