“Siedo in Consiglio Comunale in quanto primo ed unico eletto nella lista civica di IoCiSto e com’è noto ho contributo alla vittoria elettorale del centro destra reatino anche attraverso i risultati raggiunti con i 37 milioni di Euro ottenuti per la riqualificazione del nostro territorio, i fondi destinati alla messa in sicurezza ed alla ricostruzione della nostre scuole, i cantieri sbloccati a Villa Reatina e i lavori realizzati per l’ascensore pubblico di piazza Cesare Battisti, il cortile esterno al Teatro Flavio Vespasiano e la metanizzazione della Piana reatina.
Il tema che appassiona i cittadini non è l’appartenenza o meno di Antonio Emili alla coalizione di Centrodestra, a favore della quale depone la storia. Il problema legato al bilancio consuntivo del 2022, piuttosto è il fatto che la giunta guidata da Sinibaldi ha riportato il Comune in condizione di deficit strutturale. Ma se il Comune è in predissesto e in quanto tale impone ai cittadini il massimo delle imposte e l’aumento della Tari, perchè la Giunta Sinibaldi spende mezzo milione di euro per assumere quattro persone a servizio della segreteria del Sindaco?
Perchè l’Ente in predissesto recluta quattro addetti alle foto ed ai profili social di Sinibaldi tra i ranghi del suo ex comitato elettorale, all’interno di un Comune che schiera soltanto due operai nella manutenzione di 870 km di strade comunali? Perchè la giunta si avvale di una legge per elevare fino a 10 mila euro al mese lo stipendio del Sindaco di Rieti e nega applicazione in loco ad altra legge che elimina interessi e sanzioni a carico dei cittadini morosi ? Tutti quesiti rimasti senza risposta, innanzi ai quali si diffonde la sensazione che il predissesto valga solo per gli amministrati e non anche per gli amministratori, mentre poco a poco sfuma il disegno di cambiamento per il quale il centro destra è stato confermato alla guida della città di Rieti.
Non è da meno il voltafaccia del gruppo di Io ci sto, un tempo paladino delle azioni messe in campo dal governo Cicchetti ed oggi supino e a servizio della politica di Chiara Ferragni, nel tentativo di difendere l’assessorato di Letizia Rosati che siede in poltrona senza essere stata eletta dai cittadini. Non è Antonio Emili, quindi ad aver mutato opinione. Piuttosto il Sindaco è tenuto a spiegare perchè a un anno di distanza dal suo insediamento non si hanno più notizie del recupero dello Zuccherificio, della costruzione di una scuola nuova al Perseo e degli altri progetti varati con il sostegno di Io ci sto e di tutte le altre formazioni politiche di centro destra.
Uno strappo evidente rispetto alla missione politica della maggioranza ed alla rotta tracciata dall’ultima Giunta Cicchetti, nel rispetto della quale continuerò a votare secondo coscienza ed in linea con il mandato ricevuto dagli elettori, tra le fila di quel centro destra che condivide i sacrifici dei cittadini ed anche la volontà di continuare ad operare senza fotografi o privilegi di sorta, al solo fine di promuovere la rinascita della nostra Terra.