Di seguito la risposta del consigliere Antonio Emili all’assessore Oreste De Santis che lo aveva definito in cerca di un ruolo (LEGGI):
“A dispetto di quel che sostiene l’Assessore Oreste De Santis la Determina n. 170 del 22/1/2024 e l’avviso di selezione del nuovo Funzionario esperto nei rapporti con i media non fanno alcun riferimento alla legge n. 150/2000 ed alle figure che essa contempla al fine di garantire il diritto all’informazione dei cittadini. Del resto se mai l’attuale Giunta avesse avuto di mira l’attuazione di tale normativa bene avrebbe fatto a risparmiare ulteriori spese a carico dei reatini, destinando ai fini della citata legge n. 150/2000 almeno uno tra i cinque attuali addetti alla propaganda già in forza alla Segreteria del Sindaco.
E’ evidente, dunque, l’intento di allargare a dismisura il numero degli addetti a Facebook, ad Instagram e agli altri mezzi utilizzati per esaltare le gesta dell’attuale esecutivo, perlopiù destinati a divulgare lo sfalcio dell’erba e il taglio dei nastri delle opere ereditate dalla giunta Cicchetti. Un oltraggio alla realtà di un Comune in condizione di predissesto e di deficit strutturale, ultimo in Italia per servizi digitali ai cittadini, nel quale però si sperperano 550 mila euro circa per elevare fino a sei gli addetti alla propaganda mentre scarseggiano gli operai adibiti alla pulizia ed alla manutenzione delle strade.
Sul concorso destinato ad individuare l’ennesimo esperto comunicatore, tanti professionisti reatini invocano maggior fortuna di quella avuta in occasione della selezione dei quattro addetti alla segreteria del primo cittadino, all’esito della quale il caso premiò non pochi membri del suo ex comitato elettorale. Resta fermo, dunque, il danno ed anche la beffa che si è inteso infliggere alla cittadinanza reatina, alla quale il Comune in predissesto addebita anche il costo della propaganda oltre all’aumento della Tari e alle aliquote massime delle imposte locali, mentre Sindaco e Giunta si aggiudicano il raddoppio dello stipendio e una schiera di assistenti sconosciuta anche alla corte del Re Sole.
Quanto alle motivazioni che animano il sottoscritto, sulle quali si è posata la volgare attenzione dell’assessore Oreste De Santis, se mai fosse stata la ricerca di un ruolo a spingere chi parla di certo sarei rimasto in silenzio ed avrei faticato ben poco per procurarmi una buona tessera di partito, in attesa di ricevere incarichi o gli altri riconoscimenti solitamente riservati ai cortigiani taciturni. E invece ho scelto di parlare e di rimanere fuori da ogni cerchio magico per dare voce ad una Destra che è altra cosa rispetto a quella intenta a porre i privilegi degli amministratori a carico degli amministrati, secondo una politica votata all’immagine che rinnega l’esempio offerto dal sindaco Cicchetti e di chi altri ha dedicato la propria vita al servizio della nostra Terra.
Un compito che continuerò a svolgere con Onore nei panni del consigliere comunale eletto dai cittadini, con lo stesso impegno profuso a beneficio dei progetti approvati, dei 37 milioni di euro di finanziamento ottenuti e delle altre opere lasciate in dote alla Giunta Sinibaldi. Il frutto di un lavoro svolto senza clamore, così come era e come è bene che torni ad essere costume del centro destra reatino, nel rispetto del mandato ricevuto dai cittadini e del dovere di agire in silenzio per la rinascita della città di Rieti”.