Emili: “Il piano di rientro di Sinibaldi condanna i cittadini al peso massimo dei tributi per altri dieci anni”

L’Assessore al bilancio evoca la giunta Cicchetti ma dimentica che io impiegai il mio tempo per realizzare il metano nella piana, l’ascensore in piazza, il cortile del Teatro e per lasciare alla città 37 milioni di fondi del Pnrr, mentre Sebastiani collezionava accuse false ed infondate per le quali lo stesso Sindaco attuale lo querelò prima di premiare la calunnia con la sua nomina ad Assessore.

Di là dalle solite menzogne di Sebastiani la verità è che la giunta Sinibaldi ha messo il disavanzo del Comune a carico dei cittadini attraverso un piano di rientro che li condanna a subire per altri dieci anni il peso massimo dei tributi. La verità che in due anni l’incremento della Tari ha raggiunto la cifra record del 17%.

La verità è che la stangata è dovuta al lievitare dei costi di A.s.m., alla mancanza di un piano industriale e alla scelta della giunta di accollare all’Azienda pubblica locale persino gli impianti di risalita del Terminillo che Sinibaldi promise di mettere a gara 5 anni fa.

La verità è che nel Comune in predissesto la giunta ha bruciato mezzo milione di euro per reclutare 5 addetti a facebook e alla propaganda, mentre scarseggiano fondi e operai per la pulizia e la cura della città. In pratica in due anni la giunta Sinibaldi ha imposto ai reatini il massimo dei tributi, l’aumento delle tariffe dei servizi e l’incremento record della Tari, mentre al Sindaco e agli Assessori è toccato il raddoppio delle indennità che il prossimo anno sarà a carico della cittadinanza.

In sostanza noi siamo stati eletti per elevare la vita dei cittadini, mentre ad oggi sono migliorati solo i conti degli amministratori e la carriera di pochi amici. Una sorta di cerchio magico di fronte al quale avrei potuto tacere, con una tessera in tasca e il cappello in mano, in attesa di ricevere un incarico o altra ricompensa.

E invece ho deciso di parlare a nome della città che ha la schiena dritta e ben distingue chi ha un prezzo e chi non si vende, chi getta fango e chi rappresenta un’idea più alta della politica e del governo della città di Rieti.
Così in una nota il Consigliere comunale Antonio Emili