“Con la legge regionale 19/2022 anche il Comune di Rieti potrà agire in variante al piano regolatore senza attendere l’autorizzazione della Regione Lazio. Un’opportunità straordinaria per accelerare la ricostruzione post sisma, la messa in sicurezza delle scuole e gli investimenti finanziati con il PNRR in vista della riqualificazione del nostro centro storico e del quartiere di città giardino.
Ma è anche una responsabilità che spoglia la cattiva politica di ogni alibi e la obbliga ad avviare il recupero dell’ex Zuccherificio, la costruzione della nuova “Minervini” al Perseo e l’attuazione degli altri progetti ereditati dall’ultima giunta Cicchetti, assieme a 37 milioni di euro di finanziamenti. 50 anni dopo la chiusura dell’ex zuccherificio l’apertura del nuovo centro Conforama di Cittaducale e il passo indietro della burocrazia regionale tolgono all’inerzia politica ogni foglia di fico e impongono al capoluogo il dovere di cancellare mezzo secolo di degrado attraverso un investimento di 50 milioni di euro e la creazione di 400 nuovi posti di lavoro. Del resto, nel prevedere spazi gratuiti da adibire a pubbliche funzioni, il progetto di recupero approvato dalla giunta Cicchetti offre la sola possibilità di situare presso il sito dell’ex Zuccherificio anche talune attività universitarie, le quali diversamente finiranno tra le chiacchiere e il nulla di fatto degli ultimi 50 anni.
Basta, con la politica del tirare a campare che impiega tempo, soldi e personale sui social, nei post dedicati al taglio dell’erba e ai saluti di rito. La città esige un futuro e chi la guida è chiamato a soddisfare tale bisogno, nel rispetto degli impegni assunti con gli elettori e della volontà già espressa dal Consiglio comunale”.
Così nella nota Antonio Emili