“La firma dell’accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rappresentato dal Sottosegretario Dell’Aringa, mette la parola fine all’emergenza dei Lavoratori Socialmente Utili della Regione Lazio, lasciata irrisolta dalla Giunta che ci ha preceduto. Siamo riusciti, come avevamo promesso dal giorno del nostro insediamento, a trovare una soluzione che garantisca la tutela del reddito per i circa 1.000 LSU impiegati nei vari Comuni del Lazio”.
Lo annuncia in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Il pericolo che abbiamo evitato è stato il licenziamento di tutti i lavoratori socialmente utili, in seguito alla deliberazione della Corte dei Conti che aveva individuato numerose anomalie nelle convenzioni stipulate tra la Regione e gli Enti territoriali tra il 2011 e il 2012. L’intesa firmata con il Ministero, per la quale ringrazio il Sottosegretario Dell’Aringa per la sensibilità che ha dimostrato verso il “caso Lazio”, consente alla Regione – continua Zingaretti – di proseguire con il proprio sostegno le iniziative di stabilizzazione occupazionale dei LSU attivate dagli Enti locali, entro il rispetto dei vincoli di finanza pubblica evidenziati dalla Corte dei Conti”.
“Per tutti coloro che non potranno essere stabilizzati la Regione Lazio e il Ministero del Lavoro – spiega l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente – definiranno iniziative congiunte per arrivare al definitivo svuotamento del bacino dei Lavoratori Socialmente Utili anche attraverso l’attivazione di un nuovo percorso di “fuoriuscita incentivata”, interventi concreti di outplacement e l’implementazione di politiche attive del lavoro finalizzate, anche attraverso l’utilizzo di risorse comunitarie, alla creazione di sbocchi occupazionali stabili. Nel frattempo verrà riaperto il bacino nazionale da cui provengono i lavoratori che non possono essere stabilizzati e la Regione si farà carico del pagamento della metà delle spese per le indennità mensili con il Ministero del Lavoro. A tutti i 456 lavoratori, che nel 2010 hanno optato per la fuoriuscita dal bacino LSU, la Giunta Zingaretti ha finalmente consentito, dopo un’attesa che durava due anni, il pagamento di 35mila euro ciascuno con risorse del bilancio regionale, grazie ad uno sforzo economico consistente”.