ELEZIONI REGIONALI, FEDERLAZIO, PIATTAFORMA AI CANDIDATI

Carmine Rinaldi

La Federlazio di Rieti ha scelto anche in occasione della prossima competizione elettorale di porre all’attenzione dei candidati alle prossime elezioni regionali le priorità delle Piccole e medie imprese del territorio provinciale, che se da una parte continuano a soffrire degli effetti della crisi economica, rappresentano anche quel tessuto economico in grado di poter rendere più forte la ripresa economica.

“Abbiamo riassunto queste priorità in una piattaforma – spiega il presidente della Federlazio di Rieti, Carmine Rinaldi – che contempla temi imprescindibili per le Pmi provinciali, che vanno dal credito all’internazionalizzazione, dalle infrastrutture all’energia, dalla tutela delle aree interne alla formazione, dal lavoro all’innovazione tecnologica all’università”.

Per la Federlazio di Rieti il credito rappresenta un tema fondamentale per iniziare a parlare di ripresa “e per questo vorremmo  – precisa Rinaldi – che il prossimo presidente della Regione, l’esecutivo ed il consiglio lo inserissero al primo posto in agenda”. “La piena funzionalità di BIL (Banca Impresa Lazio), il posizionamento di Unionfidi e dei Confidi, il ruolo di tutti gli altri enti strumentali della Regione, che in qualche misura si occupano di credito e di finanza d’impresa, e la razionale integrazione delle loro funzioni – continua – dovranno essere gli obiettivi “dei primi 100 giorni” della Giunta”.

In tema di internazionalizzazione, la Federlazio chiede alla nuova amministrazione regionale di sostenere con risorse finanziarie adeguate la legge regionale  sull’internazionalizzazione ma anche di creare un assessorato ad hoc sulla materia. Viene invece chiesta la riunificazione di due assessorati, quello al Lavoro con quello alla Formazione. “La formazione accompagna stabilmente lungo tutta la loro vita fasce sempre più estese di lavoratori. – spiega Rinaldi – Chi perde il lavoro necessita di formazione per riqualificarsi e chi già lavora ha bisogno di adeguare costantemente le sue competenze alle esigenze mutevoli del mercato”.  Un tema che va di pari passo con lo sviluppo di un’università sempre più legata al territorio ed alle esigenze delle imprese “per dare reali opportunità alle nuove generazioni”.

In prima linea continuano ad esserci le infrastrutture. “Riteniamo sia urgente che la nuova amministrazione si impegni ad avviare immediatamente le opere cantierabili, dalle infrastrutture al settore ambientale al settore energetico, – illustra Rinaldi – accelerando al massimo tutte le procedure necessarie a sbloccare immediatamente quelle risorse già disponibili che possono essere immesse da subito nel circuito dell’economia”.  Per la Federlazio di Rieti è necessario che si guardi oltre la semplice diatriba sul raddoppio della Salaria e Ferrovia Rieti-Roma, “per quanto auspichiamo un rapido finanziamento delle due opere, oltre al completamento di altre fondamentali per il nostro territorio come la Rieti-Terni e la Rieti-Torano, puntando in maniera forte sul trasporto aereo, intuendo la grande opportunità che per il Reatino può rappresentare l’attuale fase di riordino del sistema aeroportuale della Capitale e la proposta di legge collegata a realizzare a Rieti il “Parco dell’Aria”, che potrebbe dirottare su Rieti i servizi aeronautici, anche militari e di protezione civile istituendo nel contempo in città anche un sistema di formazione continua per gli addetti dei rispettivi comparti”.

Ed ancora: la Federlazio di Rieti chiede al nuovo presidente della Regione Lazio ed ai nuovi amministratori regionali di farsi promotore di una iniziativa che punti sviluppare le economie territoriali, specialmente quelle delle cosiddette “aree interne” che solo se vengono incardinate saldamente sulle reti corte o reti locali possono sperare di inserirsi sulle reti lunghe della globalizzazione, riuscendo così, da un lato, a coglierne tutte le opportunità e, dall’altro, ad attenuare, per quanto possibile, quegli effetti negativi sulle società locali che la stessa porta inevitabilmente con sé.

Forte attenzione anche sull’innovazione tecnologica. Per la Federlazio di Rieti risulta  fondamentale “che vengano rafforzati tutti quegli strumenti in grado di avvicinare le PMI all’innovazione, in considerazione del fatto che “innovazione” significa non solo innovazione di processo e di prodotto ma anzitutto culturale. Un’innovazione che per la Federlazio di Rieti deve necessariamente coinvolgere prima di tutto la Pubblica Amministrazione e la Politica più in generale, dai livelli più bassi ai vertici. Una innovazione che deve entrare nel tessuto della società partendo dalla formazione scolastica”. Per questo la Federlazio di Rieti chiede ai candidati alla presidenza della Regione Lazio ed ai futuri consiglieri regionali “di sostenere e finanziare il Parco Scientifico e Tecnologico dell’Alto Lazio che ha sede a Rieti, importante luogo di progettazione nazionale ed internazionale che coinvolge istituzioni e mondo dell’impresa, in progetti di elevata innovazione e la Cittadella della Ricerca e dell’innovazione”.

Strettamente connessa all’innovazione tecnologica ed alle opportunità di riconversione industriali vi è la questione energetica. “Le nostre imprese hanno bisogno di energia per crescere – spiega Rinaldi – ma ne hanno bisogno a costi concorrenziali. Fondamentale per la Federlazio di Rieti risulta puntare sulle energie rinnovabili, assistendo le Pmi nei processi di riconversione produttiva verso sistemi legati a queste fonti di energia, dall’eolico al solare, dal fotovoltaico alle biomasse, tutelando allo stesso tempo le esigenze di redditività dell’impresa ma anche di tutela dell’am
biente e del paesaggio nel suo insieme per non compromettere gli altri importanti fattori di competitività del nostro territorio”. “Riteniamo importante, per poter sviluppare adeguatamente le energie   rinnovabili  sul  territorio reatino, – prosegue chiedendo l’apertura di un tavolo regionale sul tema – che tali progettualità non possano essere bloccate da vincoli rigidi, come per esempio l’energia prodotta dall’eolico in grado di garantire un impatto ambientale più contenuto di quello prodotto dalle fonti fossili”.