ELENA LEONARDI ALLE PRIMARIE DEL PARTITO DEMOCRATICO

Elena Leonardi Pd
Desidero ringraziare tutte le persone che in questi giorni, nella città di Rieti ed in altri Comuni della Provincia, mi hanno incoraggiato nella decisione di candidarmi alle Primarie del PD, così come gli iscritti che hanno deciso di apporre la propria firma per la presentazione della mia candidatura.
In questa partecipazione umana e fattiva di molti cittadini, colgo l’ulteriore motivazione per affrontare le primarie, pur nella consapevolezza della difficoltà di una competizione con personalità della realtà amministrativa locale molto radicate. Ciò che ho percepito è il bisogno di realizzare il rinnovamento dell’assemblea legislativa nazionale; rinnovamento che si pone, in questa tornata elettorale, come una necessità irrinunciabile per le istituzioni del Paese.
Comprendo le difficoltà economiche e sociali che affliggono le famiglie e sono indignata per la inadeguatezza di alcuni rappresentanti che nelle istituzioni, anziché compenetrarsi nelle difficoltà dei cittadini e tentare di porvi rimedio, hanno dato tutt’altro tipo di prova. Sento il problema del lavoro e dell’occupazione come l’emergenza più grave, capace di dissestare equilibri familiari e personali, e spero che mi sarà data la possibilità di impegnarmi nelle politiche di sviluppo e di tutela dei diritti di tutti e di ciascuno. Ho profondamente a cuore le sorti del nostro territorio, che ha bisogno di essere difeso nella sua identità geografico – istituzionale, nella convinzione che l’accorpamento parziale di alcune province, senza un complessivo ed equilibrato ridisegno istituzionale, costituisca soltanto un ostacolo allo sviluppo ed una ingiusta penalità per i territori più deboli.
Questo è il momento di bandire le contrapposizioni e di favorire l’unione dentro il PD, nelle alleanze politiche ed in quelle sociali, nell’interesse del nostro territorio e, con esso, del Paese ed è mia convinzione che la mobilitazione degli elettori alle primarie del 30 dicembre costituirà l’occasione per riaffermare la salute della nostra democrazia, messa a dura prova dai populismi di questi anni.