E' STATO UN SUCCESSO IL FESTIVAL DEL GIALLO E DEL NOIR

Michele Placido

Successo di pubblico e critica per il Festival Biennale del giallo e del noir tenutosi a Rieti lo scorso 5 e 6 febbraio. La manifestazione, patrocinata dalla Provincia di Rieti e organizzata da Silvia Dionisi e Andrea Petrini della Libreria Moderna, ha animato il centro d’Italia con dibattiti e spettacoli inerenti un genere letterario tra i più fortunati.

Numerosissimi gli interventi e le persone accorse, nonostante l’assenza, per motivi di salute, dello scrittore e giornalista Carlo Lucarelli che avrebbe dovuto aprire i lavori.

Nella giornata di sabato, all’apertura della manifestazione, con Stefano Viganò, direttore artistico del Festival, il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli, lo scrittore Carlo Oliva e il criminologo Massimo Picozzi hanno parlato di come e di quanto le cronache italiane si tingano “di giallo” mostrando l’osmosi e la contaminazione del genere letterario con il giornalismo.

A sorpresa l’intervento di Michele Placido, che ha chiuso la prima conferenza della mattina spiegando il suo modo di fare cinema e soprattutto motivando le scelte che l’hanno portato a dirigere il discutissimo Vallanzasca. Nel pomeriggio, invece, un incontro a tre con Enrico Pandiani, Andrea Fazioli e Tito Faraci, romanzieri, fumettisti e scrittori che hanno spiegato le loro scelte nel declinare sulla carta in diversi generi il giallo tradizionale.

A chiudere la prima giornata del Festival, lo spettacolo, all’Auditorium Varrone, dove Michele Placido ha interpretato i versi di Luigi Pirandello ne L’Uomo dal fiore in bocca, un testo scelto dal regista perché consono alla natura del festival. «È quasi un giallo – ha detto il regista – perché indaga con gli strumenti e le modalità proprie del genere letterario, un enigma interiore che resta senza una soluzione chiara e precisa». Insieme al fratello Donato, che ha recitato una sua poesia, Placido ha regalato alla sala, stracolma di persone, anche un’interpretazione del V canto dell’Inferno dalla Divina Commedia di Dante Aligheri.

La seconda e ultima giornata del Festival biennale del giallo si è aperta domenica mattina con la Colazione in giallo dove si è celebrata la figura di Giorgio Scerbanenco, considerato il padre del noir italiano, scomparso nel 1969. Per i più piccoli la libreria Moderna ha ospitato, sempre nella mattinata, delle letture per bambini a cura di Francesca Lucandri con Eleonora Pezzotti. Grande successo anche per il concorso letterario, bandito dal direttore artistico del Festival, Lorenzo Viganò sul miglior incipit letterario, che ha visto trionfare una cinquina di sole donne: la retina Francesca Fava si è aggiudicata il primo premio, mentre Cinzia Angeloni e Luisa Di Mario sono arrivate rispettivamente seconda e terza. Il concorso ha visto, poi, due menzioni speciali, la prima vinta da Paola Corradini, e la seconda dalla piccola Lisa Turina che ha soli 9 anni ha incantato Lorenzo Viganò e Carlo Oliva, giudici della competizione, con un brillante incipit letterario.

Nel pomeriggio di domenica a palazzo Dosi – sede della provincia di Rieti, che ha ospitato gran parte degli appuntamenti di questa biennale tutta al gialle numero due – Gioacchino Criaco, Marco Malvaldi e l’editore Marco Polillo hanno dibattuto sulle differenze tra giallo storico e contemporaneo.

"Siamo felici del successo ottenuto – hanno detto gli organizzatori Silvia Dionisi e Andrea Petrini – in primo luogo per la città di Rieti che ha mostrato un forte interesse verso una manifestazione del genere. Siamo fiduciosi e speranzosi  – hanno proseguito i titolari della libreria Moderna – di far crescere questo festival dandogli la possibilità di divenire un appuntamento fisso per la città vista l’affluenza di persone accorse in questi due giorni".

A chiudere la manifestazione nella serata di domenica lo spettacolo teatrale scritto dall’acuta penna di Cinzia Tani e messo in scena dalla compagnia Associazione avvocati alla ribalta di Roma che ha allestito uno dei tanti misteri la nostra storia comune: il Processo Bebawi, con la regia di Luigi di Majo e la gentile partecipazione dell’attrice Beatrice Palme.

"Aspettiamo ora lo sviluppo della storia – ha detto il direttore artistico del festival Lorenzo Viganò – felici per aver saputo regalare alla città una due giorni con alcuni dei più importanti scrittori ed editori di oggi". L’appuntamento letterario ha, poi, potuto avvalersi di una preziosa mostra d’arte contemporanea con artisti quali: Adriano Annino, Stefano Bergamo, Valentina Crivelli, Stefano Cioffi, Filippo Maria Gianfelice e tanti altri che hanno declinato nelle loro opere (pittoriche e fotografiche) la natura del giallo letterario.

L’esposizione proseguirà alla libreria Moderna fino al prossimo 2 marzo ed è curata da Barbara Pavan.
Non resta che attendere, dunque, la prossima edizione del Festival Biennale del Giallo e del Noir prevista per il prossimo 2012.