Nella giornata di oggi, 29 gennaio, all’età di 84 anni, all’Hospice San Francesco, è morto il vescovo emerito Delio Lucarelli.
A dare il triste annuncio è il vescovo Vito, con l’invito di stringersi ai familiari nella preghiera. Nato a Fano il 24 novembre 1939, Lucarelli era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1965. In seguito ha conseguito la licenza in Teologia alla Pontificia Università Lateranense.
Lucarelli ha servito come vice parroco in diverse parrocchie prima di diventare animatore spirituale e poi rettore del Seminario regionale delle Marche, dove aveva studiato. Ha operato nella direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie come segretario nazionale della Pontificia Opera di San Pietro Apostolo.
Nel novembre 1996, Lucarelli è stato nominato vescovo di Rieti da Papa Giovanni Paolo II. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 6 gennaio e iniziato il suo ministero il 2 febbraio dell’anno successivo. Durante il suo episcopato, Lucarelli ha affrontato diversi problemi, compresi i terremoti del 1997 e del 2004. La parte centrale del suo ministero ha compreso il Sinodo del 2002, nell’ambito del quale ha lavorato a una profonda riorganizzazione della pastorale e del territorio diocesano.
Mons. Lucarelli ha inoltre provveduto al recupero, all’incremento e alla valorizzazione del patrimonio edilizio.Durante l’episcopato di mons. Lucarelli, la diocesi hanno partecipato a numerosi eventi della Chiesa universale e italiana, alimentando significativamente alla sua vita spirituale. Particolarmente vivo, inoltre, è stato il suo impegno di pastorale sociale, con grande attenzione ai temi del lavoro e delle crisi industriali sul territorio.
Altrettanto intensa la sua cura verso le persone nella fragilità e nel bisogno.Dopo aver raggiunto l’età di 75 anni, Lucarelli ha presentato le sue dimissioni come vescovo nel 2014, che sono state accettate da Papa Francesco. Ha poi annunciato la nomina del suo successore, Domenico Pompili, nel 2015. Lucarelli è rimasto attivo nella comunità diocesana fino a quando la sua salute lo ha permesso.Il suo ministero è stato caratterizzato da impegno pastorale, attenzione alle necessità della diocesi e dedizione al servizio della Chiesa.
Questa dedizione è stata ulteriormente evidenziata nel suo ritiro, che lo ha visto continuare a vivere in preghiera e in sofferenza. Il suo episcopato è stato ricordato e celebrato in un libro pubblicato nel 2018.