A 20 anni fu già una delle colonne della neonata Vaccarezza Rieti, società calcistica reatina che nel 1945, subito dopo la guerra, ereditò la positiva tradizione del movimento calcistico amarantoceleste degli anni ’20, dando vita a un’ottima stagione di serie C e alle successive due annate nella Serie B: Attilio Passarani, ala sinistra dallo scatto fulmineo ma anche di rara intelligenza tattica, affiancò Di Beo e Rossi-Levi nell’attacco di quella formazione plasmata da Ermes Borsetti.
Memorabile un suo gol sulla terra battuta del Benedetto Brin di Terni (serie C 1945-46) che dette i due punti a Bergamini e compagni ma che li costrinse anche a una precipitosa fuga verso la montagna di Marmore, ancora con maglietta e calzoncini, per sfuggire ai tifosi ternani esagitati: quel Rieti di Borsetti e Passarani arrivò al terzo posto nel girone C e fu ammesso d’ufficio in Serie B. Attilio Passarani disputò la Serie B, facendo molta panchina ma assicurando sempre un grande contributo.
Lasciò idealmente il testimone al nipote Mauro, artefice del Rieti vittorioso di Cerusico sul finire degli anni 70, ed anche lui ala dallo scatto fulminante, non dimenticando il figlio Angelo, già presidente degli arbitri reatini.
Ma Attilio Passarani da tutti è ricordato soprattutto come un bravissimo maestro elementare, apprezzato da intere generazioni, come pure uno degli attori indimenticati del teatro vernacolare reatino: prima con il GAD Pier Luigi Mariani, poi con il Gruppo Teatrale Sipario Aperto.
I funerali si terranno lunedì 31 alle ore 15,30 nella Chiesa parrocchiale di Villa Reatina.