Due imprenditori reatini nei Panama Papers

L’Espresso questa mattina ha pubblicato la lista dei primi 100 nomi italiani contenuti nei Panama Papers, migliaia di documenti finiti nelle mani dell’Icji, il consorzio di giornalismo investigativo di cui fa parte anche L’Espresso.
Si tratta di una prima tranche degli 800 italiani coinvolti, per lo più imprenditori e manager tra i quali, da quanto scrive L’Espresso, sono presenti anche due imprenditori reatini: Sergio Vicari  e Simone Vicari
Cosa vuol dire Panama papers?
Panama Papers è il nome dato agli 11,5 milioni di documenti emersi grazie a un’inchiesta giornalistica, la più grande fuga di notizie finanziarie della storia. L’inchiesta è stata svolta a livello internazionale da 378 giornalisti, appartenenti a testate di diversi Paesi, associate nel “The International Consortium of Investigative Journalists” (ICIJ). Per l’Italia, il lavoro è stato svolto in esclusiva da “l’Espresso”. L’inchiesta “Panama Papers” riguarda lo studio legale Mossack e Fonseca di Panama, una delle più grandi “fabbriche” al mondo di società offshore. Il nome Panama Papers è stato scelto in riferimento ai “Pentagon Papers”, i documenti che hanno messo a nudo le menzogne del segretario alla difesa di Nixon sulla guerra in Vietnam, pubblicati nel 1971 dal New York Times.
Non sono state ancora formulate accuse nei confronti degli iscritti nella lista, dal momento che aprire conti all’estero non costituisce di per sé reato. Comunque il governo promette accertamenti, soprattutto nei confronti di chi “non abbia mai fatto il monitoraggio fiscale nè la voluntary disclosure”, sottolinea il viceministro Enrico Zanetti.