Dopo sei mesi di indagine finisce in manette per spaccio di droga

I Carabinieri della stazione di Torri in Sabina lo avevano fermato alla fine del luglio scorso e nell’occasione, usando violenza contro i militari, era riuscito a darsi alla fuga disfacendosi in un campo adiacente del proprio marsupio.
L’uomo, un cittadino originario della repubblica Dominicana, C.M.R.M., trentaduenne residente a Orte (Vt), era stato poi riacciuffato poco distante dagli stessi militari che dopo una breve colluttazione lo avevano ricondotto alla ragione ed arrestato per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Causa l’oscurità non era stato possibile recuperare subito il marsupio che è stato ritrovato la mattina successiva. All’interno conteneva 290 gr. di hashish e 10 di cocaina, il tutto ovviamente sequestrato. Pertanto l’uomo era stato deferito in stato di libertà, anche per il reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Dopo il rinvenimento del marsupio, i Carabinieri della stazione di Torri in Sabina avevano avviato un’indagine dalla quale era emerso che il trentaduenne non era nuovo a spaccio di sostanze stupefacenti nel piccolo comune sabino.
Nel corso dei mesi, è stato poi possibile rinvenire tante altre piccole dosi tra hashish e cocaina, a seguito delle quali sono state segnalate alcune persone alla locale Prefettura ed è stato possibile acclarare che tali dosi erano state tutte spacciate dal dominicano tant’e’ che il tribunale di Rieti, concordando pienamente con le risultanze investigative, ha emesso nei confronti dell’uomo una misura cautelare agli arresti domiciliari che l’altra notte è stata eseguita dai militari.