Contro la sofferenza fisica e morale torna al de’ Lellis la Giornata del Sollievo. Domenica 29 maggio la Asl di Rieti, con i reparti di radioterapia Oncologica, Radiologia, Hospice, Neurologia e Servizio di Psicologia organizza una iniziativa di musica, arte, poesia e riflessioni. Santa Messa alle 9, presso la cappella dell’Ospedale, presieduta dal Vescovo Pompili. Tante le Associazioni presenti; Alcli e Musikologiamo capofila
Garantire un’omogenea fruibilità sul territorio nazionale di terapia del dolore e cure palliative e venire incontro alle famiglie sulle quali si abbattono le ripercussioni sociali ed economiche legate al dolore (in particolare quello cronico e severo) o alla fase terminale della malattia; a tutto questo vuole dar voce la XV edizione della Giornata del Sollievo che si celebra domenica 29 maggio p.v.
Anche la Asl di Rieti, con i Reparti di radioterapia Oncologica, Radiologia, Hospice, Neurologia e Servizio di Psicologia aderisce alla iniziativa, organizzando al de’ Lellis la Giornata del Sollievo dalla malattia e dalle sofferenze generate dalla malattia stessa.
E’ prevista la partecipazione di numerose Associazioni del volontariato reatino che fanno capo al CESV, a cominciare dall’ALCLI e Musikologiamo, che faranno da capofila. Il nutrito programma inizierà con la celebrazione, alle ore 9, di una Messa presieduta dal Vescovo di Rieti Mons. Domenico Pompili e da Mons. Lorenzo Chiarinelli. La Giornata sarà arricchita da musica, arte, poesia e riflessioni (vedi locandina).
Nell’ambito della Giornata del sollievo, nel 2007, fu istituito il premio Gerbera d’oro con l’obiettivo di premiare quella realtà sanitaria italiana che si fosse particolarmente distinta sul versante della umanizzazione dell’assistenza. Nel 2012 la Asl di Rieti, il Reparto di radioterapia Oncologica, l’Associazione ALCLI Giorgio e Silvia, e l’associazione onlus Musikologiamo hanno ottenuto questo prestigioso riconoscimento da una commissione composta dal Ministero della Salute, dalla Fondazione Gigi Ghirotti e dalla Conferenza delle Regioni e province autonome, precedendo, con il progetto “Fiori di campo”, ben 132 progetti italiani, a testimonianza della vocazione della nostra provincia al connubio ed alla sinergia fra Enti, Associazioni e realtà diverse. Nella motivazione del Premio veniva messo in evidenza il forte impatto di umanizzazione dei servizi, non solo per gli aspetti clinico-sanitari, ma soprattutto per gli aspetti relazionali, allo scopo di alleviare la sofferenza e la percezione della malattia dei pazienti. Il progetto aveva “privilegiato la qualità del rapporto paziente – ospedale, dando un concreto sostegno clinico e psicologico al paziente e alla famiglia”.
Conseguenza diretta di quel premio, Rieti, prima città italiana, è stata insignita nel 2015 del titolo di “Città del Sollievo”.