Domenica 28 aprile 2019, dalle ore 17, presso la Chiesa dei Padri Cappuccini di Colle San Mauro, il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili presiederà la celebrazione eucaristica in onore delle spoglie di San Marone, uno dei primi martiri nel territorio reatini, esposte in una urna presente sotto l’altare maggiore della Chiesa.
Un pò di storia su San Marone
“Le più antiche notizie ci rinviano al tempo in cui a Roma sul trono imperiale sedeva Domiziano (81 – 96), della dinastia dei Flavi. Marone nacque in un anno imprecisato nel I° secolo in una località anch’essa sconosciuta, ipoteticamente identificata nella città di Roma.
Apparteneva alla famiglia dei Flavi anche Domitilla, giovanissima cugina dell’imperatore, “pecora nera” della famiglia imperiale, perché convertita al cristianesimo. Orfana di entrambi i genitori venne promessa sposa già da bambina ad Aureliano, di nobile famiglia senatoria. La stessa venne dissuasa dalle nozze da Marone insieme ai suoi amici Eutiche e Vittorino cristiani anch’essi. Aureliano convinse così l’imperatore a condannarla all’esilio sull’isola di Ponza. Accompagnarono Domitilla, per curarne la formazione anche i tre amici cristiani Marone, Eutiche e Vittorino, che agli occhi di Aureliano apparvero come i responsabili del rifiuto di Domitilla.
Nel Frattempo, a Roma in seguito all’assassinio di Domiziano nel 96, salì al potere Nerva (96 – 98), Aureliano ottenne un importante posizione politica, venne nuovamente designato console e, approfittò della sua posizione per vendicarsi di Marone, Eutiche e Vittorino. Marone fu condannato ai lavori forzati sulle terre di Aureliano e inviato sulla Salaria a circa 130 miglia da Roma dove morì alla fine nell’anno 100. È quasi comprovato che presso Rieti alle pendici del colle ora denominato S. Mauro morì subendo il martirio Marone.
Lo stesso Marone è considerato il primo martire della regione.”
Dal libro: “La cattedrale basilica di Rieti”