Da mercoledì 4 dicembre, presso l’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Rieti, inizierà una raccolta di bambolotti ancora in buono stato che i bambini doneranno a nonni speciali.
Ogni bambola dovrà essere consegnata con indicazione del nome che verrà attribuito da ogni bambino “donatore” al quale si regalerà un simbolico cuoricino. Si tratta della prima fase di un progetto sperimentale ispirato alla “Doll therapy”, la cui efficacia terapeutica nelle cure di talune malattie degenerative del sistema nervoso è stata oggetto di studi ed esperimenti.
La ricerca ha, infatti, evidenziato come sia assolutamente utile e terapeuticamente valido consentire, attraverso le bambole, la possibilità di donare affetto restituendo un ruolo di responsabilità e di accudimento all’anziano. Le bambole poi verranno donate ad un centro specializzato per la cura dei pazienti affetti da Alzheimer. Non è escluso che le ospiti di una casa di riposo realizzino copertine per le bambole da donare. Per il progetto occorrono almeno 30 bambole.
“Si tratta di un progetto sperimentale al quale teniamo molto – spiega l’assessore Giovanna Palomba – la bambola, in questo caso, diventa un oggetto simbolico in grado di catalizzare l’attenzione delle persone verso compiti semplici, come l’accudimento, ma estremamente importanti a livello terapeutico e, aggiungerei, a livello umano. Amministrare non significa soltanto cercare di risolvere i problemi ma anche agevolare percorsi che possano veicolare valori positivi, come in questo caso, nel rapporto tra bambini e nonni speciali”.