I dati parlano chiaro, la violenza giovanile non è solo un fatto di cronaca, ma un segnale di un disagio sociale profondo. È fondamentale parlarne: venerdì 28 febbraio 2025 a Rieti si terrà un incontro dedicato al tema, un’occasione per approfondire le cause di questa emergenza. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio INDIFESA 2025 di Terre des Hommes, il 48% dei giovani intervistati, appartenenti alla Generazione Z, ha dichiarato di aver subito almeno un episodio di violenza. Le forme più comuni includono violenza verbale e psicologica (59,5%), catcalling (52%), bullismo (43%) e molestie sessuali (38,5%). Dati che dipingono un quadro inquietante e che dimostrano come la violenza non sia un fenomeno isolato, ma radicato nel quotidiano di tanti ragazzi e ragazze.
La questione della violenza tra i giovani riflette le fragilità di un’intera società: la mancanza di spazi di aggregazione, l’assenza di modelli educativi positivi, il crescente isolamento digitale e la cultura della sopraffazione contribuiscono a rendere alcuni giovani più vulnerabili alla violenza, sia come vittime che come autori. Un evento per non dimenticare e per costruire una società migliore. Per affrontare e discutere queste tematiche, i Giovani Democratici della provincia di Rieti organizzano un incontro venerdì 28 febbraio 2025 alle ore 17:30 presso la Biblioteca Paroniana di Rieti.
L’evento sarà incentrato sulla presentazione del libro “Willy. Una storia di ragazzi”, che racconta la tragica vicenda di Willy Monteiro Duarte, il giovane di origine capoverdiana ucciso nel 2020 a Colleferro. Attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto e una serie di racconti di giovani, il libro esplora temi come l’amicizia, la solidarietà, la speranza e la paura, offrendo una riflessione profonda sulla società e sull’importanza di contrastare ogni forma di violenza.
Il co-autore del libro, Alessandro Coltré, giornalista pubblicista specializzato in questioni ambientali nel Lazio, sarà presente per condividere le sue esperienze e discutere con i partecipanti. Coltré, insieme a Christian Raimo, ha condotto un’inchiesta approfondita sull’omicidio di Willy, cercando di indagare le circostanze di questo tragico evento e di esplorare le radici di una società in cui è possibile che si verifichino atti così violenti.
Dal ricordo all’azione: perché parlare di Willy è fondamentale. Questo evento vuole essere un momento per non dimenticare e per sensibilizzare sul tema. Willy è diventato il simbolo della lotta contro la violenza e l’indifferenza. Parlare della sua storia significa rifiutare ogni forma di sopraffazione e costruire una cultura del rispetto e della solidarietà. La violenza esiste anche nei piccoli centri. Il disagio giovanile non è solo un problema delle grandi città. Anche nelle comunità più ristrette si avvertono fenomeni di bullismo, discriminazione e solitudine, che vanno affrontati e prevenuti.
Troppo spesso territori come quello reatino offrono poche alternative ai ragazzi: discutere di come migliorare le politiche giovanili, creare spazi di aggregazione e dare un futuro migliore alle nuove generazioni è indispensabile per costruire una comunità più giusta e solidale. Durante il dibattito interverranno le associazioni Lift, Rete degli studenti medi, Arcigay Rieti, MenteLocale ODV, Folias, Azione Cattolica Giovani e Next Rieti. Sarà presente anche la consigliera regionale PD Emanuela Droghei. L’obiettivo è creare un momento di riflessione collettiva sulla violenza giovanile, l’inclusione sociale e il futuro delle nuove generazioni nel territorio reatino.