“La vicenda sembra giungere a conclusione se non altro perché entro oggi la delibera dovrà stare sul tavolo del Ministro. Nella giornata di ieri (4 gennaio ndr) abbiamo rincorso comunicati della Regione, schema della delibera di giunta e prese di posizione da parte di sindaci in piena contraddizione tra loro.
Una sola certezza: ancora una volta sul tema scuola la politica ha mostrato l’incapacità di assumere decisioni, evidenziando la differenza tra quello che si dice e si fa ma soprattutto quello che si dovrebbe fare e non lo si fa.
Pur comprendendo le ragioni di ognuno ci piacerebbe che per una volta si comprendessero anche quelle dell’utenza fortemente disorientata che dovrà a giorni provvedere ad iscrivere i propri figli e quelle del personale preoccupato per l’incombere di modifiche di sede. Siamo in attesa di conoscere con atto formale e definitivo qual’ è il nuovo Istituto Comprensivo che nascerà dalle ceneri di altri due e soprattutto, se l’I.C di Contigliano dovrà rivolgere il proprio sguardo verso Rieti o verso Montasola (e quale sarà la sede legale).
Del problema dimensionamento della rete scolastica se ne è discusso solo negli ultimi due mesi perdendo di fatto l’ennesima occasione per pianificare interventi duraturi lasciando alla Regione la possibilità di adottare provvedimenti unilaterali, proprio come temevamo. In sede di Conferenza regionale avevamo chiesto come sindacato una deroga complessiva di un anno, necessaria per consentire di ridisegnare al meglio, con interventi condivisi la rete scolastica reatina, atteso che nel triennio dovranno essere fatti altri 6 interventi.
Quello che è accaduto nella pausa natalizia non è dato di sapere. Sembra che tutti vogliano oggi sfuggire alle loro responsabilità al punto che anche il fuorviante comunicato stampa pubblicato sul sito della Regione Lazio quando parla “di un nuovo istituto comprensivo nella provincia di Rieti”, facendo apparire il bicchiere mezzo pieno, evita di dire qual è, ma soprattutto che questo nasce dalle ceneri di altri due istituti.
Il nostro giudizio, peraltro noto, non può che essere negativo per questioni di metodo e di merito, restiamo sempre del parere che solo attraverso un intervento complessivo, magari coraggioso, si potrà ambire a quella stabilità che nella scuola significa programmazione didattica ed educativa evitando interventi isolati destinati ad essere rivisti nel tempo come sappiamo essere accaduto anche recentemente”.
Luciano Isceri, SNALS Rieti