DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, SNALS: FUMATA NERA ALLA REGIONE LAZIO

Snals

Si è svolto il 14 gennaio u.s. l’incontro alla Regione Lazio  inerente le problematiche relative alla procedura per il dimensionamento della rete scolastica per l’a.s.2013/2014.

All’incontro, promosso dall’attuale Assessore all’Istruzione Mariella Zezza, oltre alle Organizzazioni Sindacali, erano presenti anche i rappresentanti di tutte le province della regione e di altri organismi socio-politici (per Rieti l’assessore provinciale Antonacci ed il sindaco di Rieti).

L’Assessore regionale ha confermato quanto era già facilmente ipotizzabile visto il calendario,  ovvero che gli organismi politici regionali non procederanno a ridisegnare la rete scolastica del Lazio lasciando così senza Dirigente Scolastico titolare e DSGA  le 74 scuole sottodimensionate,  senza nuovi indirizzi di studio gli Istituti superiori che li hanno richiesti e mettendo inoltre a rischio per il prossimo anno scolastico le scuole al limite numerico per mantenere l’autonomia e contestualmente  non sollevando neanche le sovradimensionate, con enorme numero di studenti frequentanti, da una gestione complessa e faticosa.

Informativa  questa piuttosto tardiva  che arriva dopo che i piani provinciali sono stati faticosamente condivisi con i territori e deliberati dalle rispettive giunte e dopo che ogni Istituto scolastico ha già messo in atto tutte le iniziative per l’orientamento confidando nell’apertura di percorsi come il Liceo sportivo, il Liceo Musicale (diventato per Rieti un vero e proprio tormentone) o il Liceo Scientifico ad opzione Scienze applicate  o nuove opzioni per il triennio degli Istituti Tecnici e professionali.

La Regione, che tira avanti a scartamento ridotto, non è in grado di procedere al dimensionamento poichè questo  rientrerebbe in un atto di programmazione vera e propria e come tale non può esere considerato atto ordinario, inoltre è nell’impossibilità di acquisire il parere obbligatorio della Comissione all’Istruzione, non più attiva ed una delibera varata in queste condizioni sarebbe facilmente soggetta a ricorsi e impugnazioni tali da vanificare tutto l’impianto del piano regionale.

Lo  SNALS-Confsal ha rappresentato  con decisione  che questa scelta  politica   penalizza fortemente gli studenti e le famiglie che attendevano l’istituzione di nuovi indirizzi di studio più attuali e maggiormente diffusi sul territorio laziale ed aumenta le situazioni di incertezza  dei lavoratori  visto che dal 1 settembre 2013, senza l’approvazione del piano di dimensionamento, sono a rischio classi con numeri ridotti di studenti e  nelle province di Rieti e Frosinone potrebbero esserci ulteriori  DSGA in esubero.

Unico lato positivo il mantenimento degli organici degli Assistenti aministrativi e dei collaboratori scolastici che avrebbero subito una notevole ulteriore riduzione a seguito dell’accorpamento delle scuole sottodimensionate.

L’auspicio ora è quello che, dopo le elezioni, liberi da condizionamenti , non si torni ad intervenire sulla scuola in modo invasivo ma si faccia un sereno esame di quello di cui i territori provinciali hanno veramente bisogno anche in relazione alle differenti situazioni orografiche.