DIEGO DI PAOLO RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE MEZZETTI

Assessore Di Paolo

Due pregi le vanno sicuramente riconosciuti. L’avere sulle spalle una responsabilità da Amministratore ad un’età in cui la maggior parte dei giovani italiani ancora devono uscire dall’Università, e quella di aver fatto il poco che ha nelle sue possibilità (economiche di bilancio) per non far fermare completamente la promozione del Cammino di Francesco. I positivi commenti che ricevevo su di lei  (io la conosco solo di vista) mi avevano fatto anche sperare che potesse fungere da riferimento in un futuro di politica turistica legata allo sviluppo del territorio.

Il suo ultimo comunicato stampa però stride con tutto quanto immaginavo.
Non è stato presente alla cerimonia di premiazione del Lavoratore Sabino ed al successivo incontro organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori, se pur invitato, ed era sicuramente impegnato;  ma non ha quindi ascoltato neanche un secondo del  mio intervento. Se  lo avesse fatto si sarebbe scoperto  in sintonia con il mio concetto di "perdita di energia umana" di noi reatini, avrebbe ascoltato i miei
ringraziamenti alle decine di associazioni ed Enti del territorio per l’impegno profuso per la nascita e la promozione del prodotto del Cammino, avrebbe ascoltato il ringraziamento all’APT di Rieti che
nonostante la follia legislativa che la vede chiusa per legge, ma aperta di fatto e senza fondi per l’attività istituzionale continua a fare il proprio dovere come meglio può.

Mi avrebbe ascoltato riassumere in quattro punti quelle problematiche fondamentali del Cammino delle quali i reatini avvertono la criticità:
1. Cinque diverse denominazioni per lo stesso prodotto, Assisi-Rieti-Roma:
Via Francescana,  Via Francigena di San Francesco, Via di Roma, Cammino di Francesco, 
Assisi-Roma E questo paradossalmente quando il marchio e logo Cammino di Francesco è di proprietà ed uso esclusivo dell’APT di Rieti

2. Assenza della tipologia di ospitalità adatta ai frequentatori dei Cammini (ostelli)

3. Uno dei siti web  di una delle 4 denominazioni del Cammino ancora in costruzione dopo 36 mesi(www.viafrancigenadisanfrancesco.com )

4. Mancata manutenzione dei sentieri (non voglio metterla in imbarazzo pubblicando le foto mostratemi dai reatini frequentatori assidui del Cammino.)

La prossima volta, Assessore, invii un ascoltatore più attento e/o più dotato di capacità critiche.
Adesso, oltre ad aspettarmi delle scuse (informali, per carità) alla prima occasione che avremo di incontrarci in merito alla gratuità che lei attribuisce alle mie dichiarazioni (che lei non ha neanche
ascoltate),  non giudico però  gratuite per questo le sue: le giudico solamente poco prudenti .
Forse avrebbe avuto più efficacia e positiva visibilità un suo intervento in merito ai quattro punti aperti alla discussione sopra elencati.

Aggiungo a suo beneficio istituzionale che Greccio non ha più presenze degli altri Santuari perché lo vende un tour operator umbro, ma perché da prima che io tornassi a Rieti e nascesse il Cammino di Francesco, e che lei ascoltasse per la prima volta la parola Turismo, Greccio contava già 140.000 presenze l’anno di pellegrini, ma sono quelli del "mordi e fuggi" quelli delle tre ore di permanenza, che non servono, anzi creano problemi.

E per concludere vorrei solo chiarire due aspetti:
Lei dice chiaramente che  "la politica conta perché sceglie". E’ vero, facciamo però  in modo che sia "per fortuna" e non "purtroppo".
Lei dice che per chi vive qui è finito il tempo delle chiacchiere da bar:  le darei tutta la ragione se esistessero dei luoghi e dei momenti di confronto diversi dal bar, non trovo politicamente prudente
definire le opinioni dei suoi amministrati "delle chiacchiere da bar".
Forse per evitare le chiacchiere da bar potrebbe organizzare un incontro aperto durante il quale le chiacchiere da bar possano assurgere a dignità di confronto democratico.
Con la speranza di poter approfondire la nostra conoscenza la invito a contattarmi personalmente ed in modo privato anche tramite Facebook.